mercoledì 30 marzo 2011

Cronoriflessologia, un percorso di liberazione






La cronoriflessologia è uno strumento relativamente nuovo (1996), un originale e potente sistema di autoadattamento, basato sulla fortuita scoperta di una sequenza di Chakra, ignota alla tradizione classica. Questi vortici energetici si distinguono da quelli codificati negli antichi testi indiani per la loro singolare azione: si comportano infatti come porte biologiche del Tempo in grado di facilitare l'accesso alle regioni oscure del Passato, dove sono cristallizzati gli eventi dolorosi. Il contatto intenzionale con queste memorie stressanti mediante la stimolazione riflessologica ne facilita il rilascio emozionale. Liberando le emozioni trattenute dalla matrice dell'evento, il corpo-mente vive l'esperienza di un benefico mutamento, di un progressivo alleggerimento dal peso delle memorie dolorose e comincia un nuovo viaggio. (Fonte immagine: www.ilgiornaledellebuonenotizie.it)

martedì 29 marzo 2011

Vivere più leggeri

Si avvicina la data del corso dedicato ai 24 Chakra del Tempo e questo appuntamento stimola le riflessioni sul tema della direzione nella vita, sull'effetto delle ripetitività degli eventi, sul nostro libero arbitrio. Il nostro viaggio è condizionato dall'immersione nel plasma spazio-tempo e dalla sua interazione con miliardi di informazioni e segnali. Quando credo di decidere lo faccio in piena consapevolezza o vengo guidato dai legami invisibili e dalle onde energetiche del plasma s-t (spazio-tempo)? Quanto siamo responsabili o colpevoli per ciò che può accadere? Siamo noi a guidare il destino o questo è il risultato di tutte le onde, che muovono il plasma? Scrive David Lynch: "Non c'è bisogno di soffrire per creare un mondo migliore." Significa che è più utile e produttivo avvicinare il mondo con cuore leggero e gioioso, superando i limiti forzati dell'ego e le ombre di eventi che ci hanno ferito.

domenica 27 marzo 2011

I 24 Chakra del Tempo (ebook)




Un nuovo lavoro sulla meravigliosa macchina del Tempo, il corpo umano. Scrive Anne Ancelin Schuetzenberger:" Il corpo è come un luogo (aggiungerei Tempo, nda) di memoria, di debito familiare e di lealtà invisibile."
Il tempo non si comporta come un'entità astratta, ma come uno speciale plasma, nel quale viviamo immersi, esattamente come succede a chi galleggia in piscina. Ogni piccola increspatura della superficie genera automaticamente lo spostamento di chi si trova immerso in questo plasma.
Il plasma spazio-tempo, condiziona le nostre azioni, i nostri comportamenti e lo stato di salute.

venerdì 11 marzo 2011

I 24 Chakra del Tempo lungo la colonna vertebrale

La nostra colonna vertebrale è un incredibile tesoro di memorie nascoste. Ogni punto della colonna si comporta come una porta del Tempo, che consente l'accesso alle tracce profonde di eventi passati che hanno lasciato il segno. Queste porte possono essere viste anche come microvortici nel tempo-spazio, in altre parole si configurano come 24 chakra speciali in continuo dialogo con i 7 chakra del corpo e con i 14 meridiani energetici. Ogni evento doloroso modifica permanentemente il flusso esistenziale dell'individuo, generando asimmetrie nello spazio-tempo, che tendono a ripresentarsi con andamento ciclico. Anche in questo caso agisce la legge universale di attrazione, condizionando il ritorno di antiche ferite, che pensavamo sepolte nell'archivio della memoria.

mercoledì 9 marzo 2011

Reazione di fuga dalla coppia

Si è portati a credere che una coppia giunga al momento di rottura per una serie di motivazioni: stanchezza nel rapporto, fine (fisiologica) della passione amorosa, conflitti con le famiglie di origine, malattia del partner, rovesci finanziari, incomprensioni nella gestione dei figli, morte di un figlio, incontro con un nuovo partner. Ebbene, questo elenco può essere applicato molto spesso nella analisi della separazione, ma non è ancora sufficientemente esaustivo. Nelle dinamiche più profonde e inconsce si agitano altri spettri, difficilmente identificabili.
E' il caso, per esempio, della moglie che desidera la separazione da suo marito nel momento in cui si allinea anagraficamente all'età della madre, quando è rimasta vedova. Una forza oscura e indomabile la spinge inconsciamente a riprodurre quella antica perdita senza che vi si possa opporre con lucidità. Si tratta della legge di attrazione temporale, per cui si ripresentano cicli, nei quali viene ricalcata l'impronta di un antico dolore.

martedì 1 marzo 2011

Genesi della paura 2

La paura è un dispositivo ancestrale che ci ha permesso di sopravvivere fino a oggi attraverso le esperienze codificate da migliaia di generazioni. La paura, intesa come valutazione attenta e prudente delle opzioni decisionali, ha guidato l'umano nella soluzione ponderata e vincente dei problemi che ha dovuto affrontare nel suo lungo cammino evolutivo. Ma una linea molto sottile divide la cautela dalla paralisi dell'azione e la prudenza dal panico. La paura, nella sua forma patologica, investe e dissipa le risorse vitali dell'individuo in una lotta impari e perdente verso un nemico invisibile. Dobbiamo misurarci quotidianamente con la forza di questo dispositivo eomozionale di controllo per non cadere vittime della sua potenza. La paura del buio e dei mostri che accompagna l'infanzia di quasi ogni umano, è il retaggio ancestrale di tempi molto lontani, in cui la sopravvivenza dell'individuo e del clan era costantemente minacciata da ogni genere di aggressione. L'oscurità è infatti la condizione migliore per sferrare un attacco vincente da parte del predatore e questo ricordo è fissato in profondità nel nostro genoma.
La paura nasce molto spesso dall'eccessiva importanza assegnata a un evento, a una situazione o a una persona che vogliamo evitare. Ma la reazione di evitamento rinforzerà in modo ancora più potente questo bersaglio. Scaricare all'esterno del paesaggio corporeo la nostra paura, ha la funzione di indebolire questa opprimente e soffocante gabbia. Spostare dall'interno all'esterno il sentimento di angoscia mediante una azione positiva (Out of Me)come scrivere a mano su un foglio quello che ci disturba nel profondo.