martedì 31 maggio 2011

Out of Me e proiezioni della mente


La mente è un dispositivo biologico, affinato nel tempo lunghissimo della nostra evoluzione, con il preciso incarico di elaborare strategie vincenti di sopravvivenza.
I meccanismi analitici della mente (quale decisione prendere nel contesto di scelte differenziate) sono condizionati dall'impianto emozionale (come dimostrato in molti studi di neurobiologia) dell'individuo. Se nella fase di stress acuto la risposta è vincolata dalle due opzioni combatti o fuggi (Fight-or-Flight), in altre condizioni la mente può esercitare le sue doti discriminanti per elaborare una possibile soluzione vantaggiosa. Ma spesso la mente viene disorientata da proiezioni infestanti, che conducono il sistema in errore. Credenze dominanti e pensieri intrusivi possiedono la forza attrattiva di replicanti virali che affollano la mente, saturandone gli orizzonti decisionali. In questi casi è necessario interrompere il flusso inconcludente delle proiezioni mentali, generando un'azione, una qualsiasi azione (Out of Me) nel mondo reale. Emozioni, sentimenti e pensieri sono energia, che deve prendere forma fuori di noi, nel tempo e nello spazio. (Fonte immagine: wwww.psicologia-energetica.it)

sabato 28 maggio 2011

Il non detto familiare


Scrive la psicanalista francese Francoise Dolto (1908-1988): "Ciò che viene taciuto nella prima generazione, la seconda lo porta nel corpo." Cosa ci vuole comunicare la grande studiosa dell'inconscio? I segreti e i tabù familiari generano matrici energetiche disarmoniche, che si sedimentano nella memoria psicologica di coloro che sanno, ma non parlano. Il non detto degli Antenati si trasforma da memoria psicologica a memoria biologica nei discendenti. Un esempio? Se nelle cronache familiari viene occultata l'identità di una prozia, colpevole di essersi innamorata di un collaborazionista durante la Seconda Guerra Mondiale, questa esclusione sarà compensata da un altro attore inconsapevole. Come? Soffrendo improvvisamente di alopecia (caduta patologica dei capelli) come imitazione della colpevole, fatta sfilare alla fine del conflitto nella via principale del paese con i capelli rasati e un cartello sul petto con la scritta "Svergognata". (Fonte immagine: www.blog.alfemminile.com)

venerdì 27 maggio 2011

Il centauro Chirone e il plasma spazio-tempo


Il centauro Chirone, esperto delle arti mediche, richiama sul piano simbolico gli elementi che ricorrono in cronoriflessologia. Viene generato dal dio Crono (il Tempo), che per sedurre la ninfa Filira (in greco antico il nome del tiglio, pianta dalle proprietà calmanti), si trasformò in cavallo; Filira, madre di Chirone è la figlia di Oceano (simbologia dell'acqua). Il Centauro nasce dall'unione del Tempo e dell'Acqua (il plasma spazio-tempo) e per sua natura è immortale. Durante uno scontro viene colpito da una freccia avvvelenata, scagliata da Eracle: la ferita inguaribile tormenta Chirone, che, disperato, scambia la sua immortalità con Prometeo, per porre fine alle sofferenze. La ferita inguaribile si riconduce al tema del ricordo che non può essere cancellato e che genera nell'umano un continuo tormento interiore. (Fonte immagine: www.creaturemagiche.blogspot.com)

martedì 24 maggio 2011

Il plasma spazio-tempo


Non dobbiamo dimenticare che noi umani siamo specchi e immagini riflesse. Il nostro sforzo per aiutare gli altri viandanti lungo il viaggio terreno, aiuta noi stessi per primi. Il plasma spazio-tempo ricorda tutto quello che accade; emozioni, eventi, credenze e intenzioni sono matrici energetiche che generano flussi armonici o disarmonici a seconda della sorgente.
L'immersione nel plasma spazio-tempo, dal concepimento fino al termine del ciclo biologico, è la condizione che governa la nostra esistenza: ogni impercettibile increspatura generata nel plasma produce sempre effetti nel breve e nel lunghissimo termine, nella breve e nella lunghissima distanza.

martedì 17 maggio 2011

Il tempo quantico del corpo emozionale


Il Corpo Emozionale è quella struttura invisibile, sovrapposta al Corpo Biologico, che più riflette le increspature dello spazio-tempo. Possiamo completare la riflessione ipotizzando che il Corpo Emozionale sia a sua volta completamente intrecciato (time entanglement) con il Corpo Temporale. Cosa significa questa ipotesi? Significa che, pur trattandosi di una scala energetica ultradebole, simile a quella esibita nella teoria dei biofotoni, l'ondata emozionale prodotta dall'evento traumatico sia in grado di generare microincrespature dello spazio-tempo umano.
Questa informazione determina una singolare asimmetria registrata dal Corpo Temporale nel lungo e nel lunghissimo termine: gli oscillatori biologici (centrali e periferici) modificano il loro stato permanentemente e riproducono con ciclicità questo segnale.
(Fonte immagine: www.astronomia.com)

lunedì 16 maggio 2011

L'astronave senza tempo del corpo


Abbiamo già parlato della mente errante in precedenti post e sicuramente si tratta di un tema denso di riflessioni. Siamo così convinti della consapevolezza della mente? Che ruolo svolge il corpo nell'unità body-mind? Le lunghe indagini svolte in cronoriflessologia hanno dimostrato fino a oggi che i meccanismi temporali sono riflessi nel corpo e solo parzialmente nelle aree cerebrali. Il corpo reagisce con matematica puntualità agli influssi del passato, del presente e (probabilmente) del futuro, perchè riconosce non soltanto la modalità del Tempo lineare, ma anche quella del Tempo non lineare, nella quale è totalmente immerso.
Il tempo quantizzato governa con precisione tutti gli oscillatori biologici e consente alla magnifica e misteriosa astronave, il corpo, di attraversare le buie e infinite regioni del passato, del presente e del futuro. Il capitano di bordo (la mente errante) crede di governare la nave e di dirigerla a suo piacimento, ma non funziona così; l'astronave (il corpo) esibisce una singolare conoscenza (o meglio consapevolezza), che genera le mappe del misterioso viaggio e la guida attraverso il tempo delle generazioni. (Fonte immagine: lagiraffa.wordpress.com)

martedì 3 maggio 2011

Edward Bach e il numero sette


Come abbiamo già visto nel post precedente, la breve e intensa esistenza del medico spirituale Edward Bach è stata accompagnata misteriosamente dalla ripetizione del numero 7. Nel capitolo 9 dell'opera "Free Thyself" (1932) scrive che esistono 7 meravigliosi stadi nella guarigione della malattia: Pace, Speranza, Gioia, Fede, Certezza, Saggezza, Amore. Nel 1930, all'età di 43 anni compiuti (4 + 3 = 7) inizia il suo cammino alla scoperta del divino potere curativo dei Fiori; infine conclude il suo cammino terreno in corrispondenza del 7° anno dall'inizio di questa meravigliosa avventura (1930, 44° anno di età, 1936, 51° anno).

lunedì 2 maggio 2011

Edward Bach, moderno sciamano?

La brillante figura di Edward Bach (1886-1936) nasconde un'identità misteriosa, che emerge da una lettura attenta delle sue opere e delle scoperte realizzate nella sua breve, ma intensa esistenza.
Bach inizia la sua carriera medica come patologo e batteriologo, avvicinandosi in un secondo momento ai precetti dell'omeopatia. Utilizza con grande successo la sua esperienza in campo batteriologico, introducendo in omeopatia un gruppo di nuovi nosodi, che prendono il suo nome (nosodi di Bach-Paterson). Nel quadro patogenetico di alcuni di questi Rimedi è già visibile -anche se in forma embrionale- il profilo psicoemozionale tipico dei fiori utilizzati in Floriterapia. A una lettura simbolica del percorso spirituale di Bach non sfugge la ricorrenza di un numero, il 7. Sette sono i Nosodi omeopatici scoperti, sette sono le aree conflittuali in cui sono suddivisi i 38 Fiori; infine, il numero complessivo dei Fiori (38) può essere scomposto in questo modo: 12 + 7, ripetuto 2 volte.