giovedì 30 giugno 2011

Riflesso posturale e traumi emotivi


L'equilibrio posturale è la sommatoria dei riflessi periferici integrati con quelli centrali (propriocettori plantari, spinali, cefalici, enterocettori). Il test cronoposturale (cfr. infobox) aggiunge un altro parametro biologico al complicato meccanismo posturale: la postura viene influenzata dalla stratificazione dei segnali di memoria traumatica. Sottoponendo l'individuo al test CP (cronoposturale) mediante stimolazione leggera del punto spinale collegato all'età del trauma, si osserva un'oscillazione corporea. La semplice applicazione del cerotto transdermico sul riflesso plantare del punto vertebrale, corrispondente all'età del trauma, (cronoriflessologia plantare) genera un immediato ripristino della stabilità posturale. (Fonte immagine: www.schizophrenos.blogspot.com)

domenica 26 giugno 2011

Floriterapia transdermica (Flowertaping)


L'uso dei cerotti transdermici con i Fiori di Bach aggiunge nuove possibilità di intervento, in particolare nella cronoriflessologia spinale e in quella plantare. I cerotti hanno il vantaggio di agire sui punti riflessi senza richiedere il continuo intervento dell'operatore e ne consentono l'uso domiciliare tra una sessione e quella successiva. Un impiego particolarmente utile dei cerotti è quello relativo ai bambini, che in questo modo possono essere trattati comunque con la floriterapia di Bach, evitando l'assunzione orale delle essenze, che contengono una quota di alcool. Il ventaglio applicativo della Foriterapia di Bach si estende così in forme di utilizzo diversificate, che ne consente una più ampia condivisione; la guarigione emotiva apre la strada anche a quella somatica. (Fonte immagine: archivio Di Spazio)

lunedì 20 giugno 2011

Ebook "La mappa dei traumi emotivi sul piede"


Un nuovo nato si aggiunge alle edizioni digitali di sbf narcissus, l'ebook "La mappa dei traumi emotivi sul piede". L'opera nasce dall'attività di ricerca clinica e sperimentale, iniziata nel 1996 con la scoperta della mappa del Tempo sui punti della colonna vertebrale. L'ebook, appena pubblicato, è stato espressamente pensato in primis per tutti quei riflessologi plantari, che abbiano interesse nell'utilizzo di una singolare tecnica neuro-emozionale che faciliti il rilascio dei traumi: la cronoriflessologia plantare. La stimolazione dei punti plantari del Tempo connette l'operatore con la memoria somatica dell'evento stressante, perchè possa essere finalmente liberato (Out of Me) il carico tossico delle emozioni congelate. Buona lettura!

sabato 18 giugno 2011

Il tempo invertito e la cellula tumorale


In natura il Tempo ciclico obbedisce a una sequenza prefissata di eventi: il concepimento, la nascita, lo sviluppo, la maturazione, la senescenza e infine l’estinzione. La direzione non può essere di norma invertita, tranne in un caso speciale: la genesi del cancro. In questo caso si assiste a una incredibile inversione della freccia temporale, che riporta indietro i processi di differenziazione verso una matrice totipotente, analoga a quella delle cellule staminali. Le cellule tumorali esibiscono – a differenza di quelle sane – una inspiegabile inversione della freccia del Tempo, che ne sovverte la naturale e biologica linearità. Questa riflessione indica che anche nell’universo dominato dalle leggi biologiche, il Tempo può comportarsi con modalità affini a quanto avviene in fisica quantistica. (Fonte immagine: www.mister-x.it)

giovedì 16 giugno 2011

Il cammino verso una vera sensibilità empatica

In un post precedente (Da umanoidi a umani) si era riflettuto sulla lentezza evolutiva spirituale di noi umanoidi, che trascorriamo l'esistenza nella prigione di un ego ipertrofico e generatore di flussi disarmonici. I danni prodotti dalla necessità di porre noi stessi al centro della scena sono direttamente proporzionali al disprezzo verso la libertà e la sensibilità di chi ci circonda in questo mondo. Il percorso di questa esistenza nel plasma spazio-tempo, in cui siamo costantemente immersi dal concepimento alla fine, occulta un fondamentale messaggio: coltiviamo la nostra sensibilità empatica per divenire più leggeri e per generare flussi non distruttivi. (Fonte immagine: flickr.com)

giovedì 9 giugno 2011

L'imponderabile memoria del corpo


All'interno del plasma spazio-tempo la coscienza si comporta come chi cammina oscurato da un cappuccio, che impedisce la visione. Attraverso le maglie del cappuccio possiamo intravedere sagome confuse, senza riuscire a identificarle. Per questo motivo la coscienza genera possibili scenari, capaci di giustificare la percezione di ciò che viene chiamato mondo reale. Il tempo vissuto dalla mente è una riproduzione virtuale di una sequenza più o meno ordinata di scene, la nostra biografia. Ma il tempo che annulla le distanze fra noi umani moderni e i nostri progenitori è contenuto nello spazio del gene, memoria della memoria, e nelle asimmetrie del paesaggio corporeo, che ricordano chi ci ha preceduto in questo lungo viaggio.