sabato 29 dicembre 2012

Cyber-therapy e applicazione smartphone 02

In apparenza, il video che mostra il sottoscritto impegnato in un solitario balletto moderno sembra essere una divertente applicazione scaricata sullo smartphone. In realtà, questa applicazione potrebbe rientrare a pieno titolo nel panorama della cyber-therapy. Di cosa si tratta? La cyber-therapy sfrutta le potenzialità del mondo digitale per generare un supporto integrativo nel trattamento delle patologie. Un esempio classico di questo innovativo modello terapeutico è l’immersione visiva in un mondo virtuale di paesaggi invernali e grotte di ghiaccio per alleviare i dolori dei Grandi Ustionati: la cyber-therapy influenza positivamente i dispositivi emotivo-sensoriali del paziente, facendo leva anche sui neuroni-specchio e sul meccanismo “come se”. E il balletto del video? Questa applicazione virtuale, progettata soltanto con finalità ludiche, potrebbe essere integrata laddove sussistano disturbi della deambulazione come nel caso di fratture ossee degli arti inferiori. Perché non integrare il percorso riabilitativo con l’autosomministrazione quotidiana di questo video, nel quale il paziente si osserva in rapido movimento anche se in realtà è ancora allettato?

venerdì 28 dicembre 2012

Il Presente non è il Passato del Futuro

La dimensione lineare del Tempo si configura mediante tre posizioni attraversate da una freccia unidirezionale: passato, presente e futuro. E’ opinione comune che queste tre posizioni siano reciprocamente collegate, anche se questa credenza collettiva non è vera nella sostanza. Il passato è legato in modo indissolubile alla memoria degli eventi che viene continuamente riorganizzata dai processi cognitivi, dall’esperienza e dalle modificazioni dell’assetto biologico nel corso degli anni; il futuro è il regno dell’aspettativa (negativa o positiva) e si basa soltanto sul potenziale proiettivo della Mente (anche se il Corpo rappresenta un inesplorato e misterioso dispositivo biologico in grado di risuonare con le informazioni del Tempo non-lineare). Il presente, al contrario, è l’ingresso nel mondo del Reale e dell’Azione e si discosta per questa sua particolarità dalle altre posizioni temporali. Il presente prende forma attraverso l’interazione dell’individuo con l’universo circostante, generando informazioni e matrici che alimentano i flussi apparentemente caotici del plasma spazio-tempo. (Immagine tratta dall’ebook-fiaba Il Folletto Nostalgia non chiede mai scusa)

sabato 15 dicembre 2012

L'imperatore Massimiliano I e la morte

L’effige mortuaria dell’imperatore Massimiliano I, deceduto il 12 gennaio 1519 nei pressi di Linz nell’odierna Austria, è la prima rappresentazione pittorica conosciuta di un umano non vivente. Si tratta di un’iconografia estremamente significativa sotto il profilo antropologico: l’imperatore, simbolo quasi divino di potenza e ricchezza, viene qui raffigurato nel suo aspetto più fragile e vulnerabile. Nella tempera su legno di un antico maestro tedesco viene mostrata l’immagine di un defunto coperto solo dal lenzuolo funerario, sopra il quale è appoggiata una semplice croce. Unici segni riconoscibili dell’antico splendore sono il colore rosso porpora della cuffia (pigmento molto costoso per quei tempi) e l’oro della croce. Prima di morire, Massimiliano I aveva ordinato che la sua salma fosse privata dei denti (simbolo ancestrale di potenza) e dei capelli e fosse sottoposta a percosse per espiare così le colpe generate in vita. (Fonte immagine: archivio Di Spazio)

sabato 1 dicembre 2012

La moglie del pilota e la sindrome d'anniversario

Il giovane pilota Andrè Ruchat è caduto a 24 anni con il suo aereo presso l'aerodromo di Meiringen il 25 ottobre 1960,lasciando la moglie Flora e la piccola Anna. La vedova del pilota, la signora Flora, è mancata il 25 ottobre 2012, esattamente 52 anni dopo quel tragico evento: si tratta anche in questo caso della cosiddetta sindrome d'anniversario, descritta con acutezza dalla psicoanalista americana Josephine Hilgard negli anni Cinquanta del secolo scorso: come si vede, il tempo non guarisce le ferite dell'anima!