domenica 29 gennaio 2017

Lo stress da disabilità anagrafica

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Esiste lo stress da disabilità anagrafica e di che cosa si tratta? La Mente Errante genera di continuo nuove e formidabili trappole per serrare il prigioniero (noi umani) nella gabbia del dolore; una di queste trappole si presenta negli ultracinquantenni di ambo i sessi con una serie di giudizi sabotanti. Colpisce spesso in ambito lavorativo con la percezione di inadeguatezza (“ormai sono troppo vecchio per fare carriera”, se non addirittura di fallimento (“mi licenzieranno perché non riesco a stare dietro alle continue pressioni che mi fanno”). Questa condizione emotiva di fatale rassegnazione si sposta anche in ambito affettivo (“alla mia età non troverò più l’amore”, “quando ho avuto la possibilità di avere figli ho perso tempo e ora per me è finita”). Le procedure di Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (Di Spazio, 2011) dimostrano anche in questi casi che il vero problema non risiede nel contenuto sabotante del pensiero emotivo, ma nel grado di saturazione del pensiero nel campo mentale, una sorta di possessione cognitiva che imprigiona l’individuo in una prigione virtuale.