lunedì 23 marzo 2020

Emotional Training 02

Fonte immagine: archivio Di Spazio





In questi giorni dominati da una surreale realtà (chi di noi avrebbe mai pensato di vivere questa esperienza intrisa di paura e sconcerto collettivi?) abbiamo la necessità di mantenere non soltanto l’equilibrio fisico, ma anche quello psichico. Alla base dei nostri comportamenti sociali gioca un ruolo fondamentale la nostra resilienza. Ma cosa vuol dire resilienza? In psicologia è la capacità individuale di affrontare in modo proattivo gli ostacoli e gli eventi avversi della vita. Sono disponibili test che misurano mediante un questionario le capacità reattive di un soggetto dinanzi a eventi e contesti conflittuali. Quanto sono affidabili queste valutazioni? Le risposte fornite nel questionario rivelano (e non sempre) sostanzialmente il risultato soggettivo di un’autoanalisi della propria resilienza. Possiamo impiegare questi test per valutare quanto un evento ha inciso sulle nostre capacità di risposta proattiva? Hans Selye, padre del moderno concetto di stress, ci spiega che la reazione fisiologica a un cosiddetto stressore è indipendente dall’intensità dello stimolo. In altre parole, posso reagire in modo abnorme rispetto a uno stimolo debole e viceversa. Siamo inoltre esposti a un numero illimitato di variabili in grado di influenzare negativamente l’indice di resilienza. Faccio un esempio per capire come queste variabili possono sabotare le nostre capacità di risposta; noi viviamo la vita come una serie di accadimenti personali senza tenere conto che su di noi agiscono memorie più antiche, memorie che prendono il nome di traumi transgenerazionali. Significa che se vostro padre a 12 anni di età è rimasto orfano, questa traccia di ricordo inconscio può presentarsi in voi sotto forma di sintomi emozionali o disturbi della sfera fisica e palesarsi alla medesima età senza sapere perché. Questo esempio spiega quanto sia difficile generare un giudizio attendibile sulla resilienza e per questo motivo è opportuno attivare risposte proattive quando sentiamo di vivere un contesto potenzialmente conflittuale. Nell’ultima newsletter ho presentato l’esercizio dello spazzolamento del cuoio capelluto per rinforzare il meridiano del Vaso Governatore, manovra da effettuare per qualche minuto ogni giorno in questo duro periodo di lockdown. Questa volta presento un semplice esercizio per generare rilassamento nei momenti in cui la mente sabotante prende il sopravvento con pensieri ossessivi e debilitanti. Si tratta di picchiettare in modo ritmico con due dita (indice e medio) l’incavo del gomito nella sua parte più interna (quella che volge verso il busto). Si esegue il picchiettamento prima sul gomito destro e poi su quello sinistro per 120 secondi. Se non basta, ripetete la manovra più volte durante la giornata (tempo ce n’è). Buon allenamento! 

venerdì 20 marzo 2020

Poesia per ora

attendo la voce del mare

sento voci nelle case accanto 
immobile mi sento                                                                                                    
come una panchina                                                                                            sull’orlo del mondo

come sempre                                                                                                                    
attendo la voce del mare
a riscaldarmi il cuore


vincenzo di spazio                                                                                             

Emotional Training per chi deve stare a casa

Fonte immagine: archivio Di Spazio



Come affrontare al meglio questi giorni di forzata clausura? Che lezione possiamo trarre dalla imposta limitazione della libertà personale? Quali paure dobbiamo affrontare? 
Come riuscire a dominare il senso oppressivo di incertezza? Siamo obbligati a contrarre la nostra quotidiana zona di comfort, abolendo anche i piccoli rituali come andare a bere il caffè al bar durante la pausa dal lavoro. 
Stiamo vivendo un momento critico, dominato dalla inquietante presenza di un nemico invisibile che pone le basi per una rivoluzione economica, ma soprattutto antropologica. Dobbiamo fare affidamento al potere della resilienza senza ascoltare i messaggi negativi del Sabotatore interiore. 
Comportiamoci correttamente e rispettiamo le norme di sicurezza per debellare gli effetti sanitari di questa pandemia e per ritornare al più presto alla vita normale.
Ognuno di noi deve fare affidamento sulle proprie risorse interiori ed esercitarsi con semplici esercizi di Emotional Training
Il primo esercizio che consiglio riguarda l’attivazione del Vaso Governatore, meridiano che scorre dal perineo lungo la colonna vertebrale e termina in corrispondenza del labbro superiore. Si tratta di un meridiano molto importante, poiché è collegato con l’energia che ereditiamo dai nostri genitori e costituisce la misura della nostra resilienza. 
Nei momenti stressanti dell’esistenza si possono creare rallentamenti oppure pericolose ostruzioni del flusso energetico lungo questo meridiano. 
L’esercizio per potenziare il Vaso Governatore è molto semplice e consiste nel pettinare il cuoio capelluto dalla nuca alla fronte senza invertire il senso (quindi da dietro in avanti e non il contrario) per qualche minuto al mattino e alla sera. 
Per effettuare questo esercizio utilizzate una normale spazzola morbida, pettinando il cuoio capelluto soltanto nella parte centrale e non laterale con movimenti delicati ma decisi. Inoltre seguite un ritmo regolare nello spazzolamento del cuoio capelluto, poiché esercita un effetto calmante sul sistema neurovegetativo. 
Potete completare l’esercizio verbalizzando a voce alta la credenza sabotante che si ripresenta continuamente in questa giorni. Mentre spazzolo il cuoio capelluto pronuncio a voce alta la frase collegata al pensiero negativo (per esempio, “Spazzo via da me la paura di ammalarmi”), ripetendola per tutta la durata dell’esercizio. 
Buon allenamento a tutti voi!

sabato 7 marzo 2020

Idroposturologia in acqua termale

Fonte immagine: archivio Di Spazio



Dal 2004 sono attivi presso l’Hotel Garden di Montegrotto Terme (PD) gli innovativi seminari Friends of Aquanesting®. Si tratta di seminari di rilascio emozionale in acqua termale guidati dal medical trainer Vincenzo Di Spazio. 
Focus dell’attività svolta nella piscina esterna a 35,5 C° è l’addestramento con esercizi di idroposturologia e Vocal Toning. In particolare l’idroposturologia consiste in sequenze motorie eseguite in galleggiamento verticale e in condizioni di microgravità per promuovere l’equilibrio posturale. 
L’organismo umano è un complesso network biologico caratterizzato dalla singolare unità corpo-mente; per questo motivo ciò che avviene nel corpo viene registrato contemporaneamente anche sul piano neuro-emotivo e viceversa. 
Gli esercizi di potenziamento posturale eseguiti in condizioni di microgravità grazie all’immersione corporea in acqua non sono finalizzati soltanto all’incremento della stabilità, ma promuovono l’equilibrio emozionale e la resilienza
Gli esercizi idroposturali vengono completati dalle sequenze di Vocal Toning, singole vocalizzazioni che potenziano l’equilibrio funzionale dei diversi distretti corporei.

venerdì 6 marzo 2020

Il riflesso digitoposturale

Fonte immagine: archivio Di Spazio



Il tono posturale è il risultato di un complesso network neurosensoriale in grado di mantenere dinamicamente la stazione eretta. Attraverso gli studi dedicati alla cronoposturologia dinamica e alla idroposturologia (l’analisi dell’equilibrio in galleggiamento verticale) è stato possibile mettere in luce un particolare riflesso che ho denominato digitoposturale (Di Spazio, 2019). Il riflesso digitoposturale si evidenzia in condizioni indotte di instabilità posturale come quella generata negli esercizi sulla cosiddetta balance board. Questo singolare riflesso è composto da un riflesso volontario accompagnato da un secondo riflesso di natura involontaria. Il riflesso viene attivato nel momento in cui vengono estese intenzionalmente singole dita della mano; l’estensione controllata di un singolo dito in sede monolaterale o bilaterale (mano destra o sinistra, ambedue le mani) genera una direzionalità dell’equilibrio posturale (avanti, indietro, laterale destro, laterale sinistro). Questo effetto produce un adattamento posturale (riflesso involontario) che risulta importante negli esercizi di potenziamento dell’equilibrio eseguiti sulla balance board oppure in acqua. Gli effetti si notano non soltanto nell’incremento dell’equilibrio (si riduce potenzialmente il rischio di cadute accidentali), ma coinvolge anche il piano neuro-emotivo con miglioramento dell’indice di resilienza psicologica.