lunedì 20 luglio 2020

I 3 Dan Tian e la teoria polivagale di Porges

Fonte immagine: archivio Di Spazio





Sanbao, i Tre Tesori secondo la Medicina Tradizionale Cinese, sono Jing (la quintessenza energetica), Qi (energia vitale) e Shen (energia emotiva e mentale). Questi Tre Tesori sono i pilastri fondamentali per la conservazione della salute e per la longevità. 
Dove si trovano? Vengono localizzati con il nome di Dan Tian in 3 aree somatiche: il Dan Tian inferiore conserva l’energia scaturita dal Jing e si trova a circa 2-3 dita sotto l’ombelico; quello mediano al centro del petto è legato al soffio vitale, il Qi, e il Dan Tian superiore è localizzato al centro della fronte fra le sopracciglia. 
Quest’ultimo è l’area riflessa dello Shen. Come possiamo legare questi antichi saperi con i recenti sviluppi delle neuroscienze? 
La risposta a questo interrogativo ce la offre il neurofisiologo americano Stephen W. Porges, autore di un rivoluzionario approccio al ruolo del sistema nervoso autonomo; Porges supera il dualistico conflitto fra sistema ortosimpatico e sistema parasimpatico, rappresentati come due pesi contrapposti di una bilancia. 
L’ortosimpatico entra in gioco nelle fasi di stress con la risposta di attacco-o-fuga (fight-or-flight response), mentre il parasimpatico supporta il rilassamento, la conservazione dell’energia e la crescita. Il neuroscienziato americano spiega che le fibre del nervo vago, il principale nervo del parasimpatico, in realtà sono costituite da due distinti circuiti, quello ventrovagale e quello dorsovagale. 
Mentre il circuito ventrovagale innerva i distretti somatici posti sopra il diaframma, quello dorsovagale innerva gli organi sottodiaframmatici. 
Si differenziano principalmente sotto il profilo evolutivo: il circuito ventrovagale può essere definito come parasimpatico recente (in comune con gli altri mammiferi), il circuito dorsovagale lo abbiamo ereditato dai rettili ormai estinti (parasimpatico arcaico). 
Sulla base di questa premessa possiamo illustrare l’approccio di Porges con l’immagine di un semaforo alla rovescia (il verde in alto, il giallo in mezzo e il rosso in basso). 
Il verde corrisponde al parasimpatico recente e si esprime nel coinvolgimento sociale e nel senso di sicurezza; il giallo rappresenta l’attivazione dell’ortosimpatico in risposta al pericolo (fase di mobilizzazione, fight-or-flight); il rosso indica l’esposizione a una minaccia vitale e si manifesta attraverso l’immobilizzazione e la simulazione della morte (svenimento o defecazione involontaria). Quest’ultimo stato autonomico è condizionato dal parasimpatico arcaico e si manifesta come risposta involontaria ad eventi molto gravi (violenza sessuale, incarceramento, aggressione con rischio di morte, etc.). 
Possiamo applicare la teoria polivagale di Porges ai 3 Dan Tian della Medicina Tradizionale Cinese? 
Il Dan Tian inferiore corrisponde al parasimpatico arcaico e dal suo corretto funzionamento (il Jing) dipende la possibilità di uscire dallo stato di immobilizzazione; il Dan Tian mediano, localizzato al centro del petto, conserva l’energia per il corretto e armonico funzionamento di cuore e polmoni (parasimpatico recente) e contrasta gli effetti dello stress (attivazione ortosimpatica). Il Dan Tian superiore si collega al controllo dei nervi cranici che muovono non solo i muscoli striati del volto, ma partecipano alla complessa attività fonatoria e a quella uditiva che ci consentono di relazionarci in sicurezza con i nostri simili. Testa (mimica facciale, prosodia e ascolto), petto (cuore e polmoni) e addome (organi sottodiaframmatici) sono i 3 distretti somatici, nei quali si manifesta l’azione positiva dei circuiti vagali per mantenerci in salute e conservare l’energia. Sono, in definitiva, l’espressione dei 3 Tesori della Medicina Taoista. 
La gerarchia evolutiva parte dal parasimpatico arcaico (semaforo rosso), passa attraverso la fase di mobilizzazione ortosimpatica (semaforo giallo) e infine si evolve attraverso la socializzazione tipica del parasimpatico recente (semaforo verde). Rispettando questo ordine, significa che non è consentita la transizione dello stato autonomico dalla fase di immobilizzazione, tipica espressione di attivazione del parasimpatico arcaico (semaforo rosso), alla fase di positiva socializzazione (semaforo verde); la sequenza filogenetica impone la transizione obbligata dalla fase di immobilizzazione a quella di mobilizzazione (semaforo giallo). Il sistema autonomico oscilla dinamicamente alternando fasi parasimpatiche con quelle ortosimpatiche in un continuo equilibrio di forze. 
Cosa accade nei casi in cui il soggetto, esposto a uno o più eventi avversi, si trova imprigionato in una pericolosa condizione di cronica ortosimpaticotonia o peggio precipita nell’apatia dell’immobilizzazione? 
Se lo stato post-traumatico permane irrisolto, dissipa enormemente le riserve energetiche contenute nei 3 Dan Tian e può portare l’organismo verso un irreversibile collasso. L’impiego della cronoriflessologia consente l’intervento terapeutico sul punto spinale relativo all’età, in cui il soggetto è stato esposto all’evento avverso. In questo modo è possibile attivare una risposta positiva dell’organismo, resincronizzando gli orologi endogeni compromessi dalla risposta di stress.