Sanbao, i Tre Tesori
secondo la Medicina Tradizionale Cinese, sono Jing (la quintessenza
energetica), Qi (energia vitale) e Shen (energia emotiva e mentale). Questi Tre
Tesori sono i pilastri fondamentali per la conservazione della salute e per la
longevità.
Dove si trovano? Vengono localizzati con il nome di Dan Tian in 3
aree somatiche: il Dan Tian inferiore conserva l’energia scaturita dal Jing e
si trova a circa 2-3 dita sotto l’ombelico; quello mediano al centro del petto
è legato al soffio vitale, il Qi, e il Dan Tian superiore è localizzato al centro
della fronte fra le sopracciglia.
Quest’ultimo è l’area riflessa dello Shen.
Come possiamo legare questi antichi saperi con i recenti sviluppi delle
neuroscienze?
La risposta a questo interrogativo ce la offre il neurofisiologo
americano Stephen W. Porges, autore di un rivoluzionario approccio al ruolo del
sistema nervoso autonomo; Porges supera il dualistico conflitto fra sistema
ortosimpatico e sistema parasimpatico, rappresentati come due pesi contrapposti
di una bilancia.
L’ortosimpatico entra in gioco nelle fasi di stress con la
risposta di attacco-o-fuga (fight-or-flight response), mentre il parasimpatico
supporta il rilassamento, la conservazione dell’energia e la crescita. Il
neuroscienziato americano spiega che le fibre del nervo vago, il principale
nervo del parasimpatico, in realtà sono costituite da due distinti circuiti,
quello ventrovagale e quello dorsovagale.
Mentre il circuito ventrovagale
innerva i distretti somatici posti sopra il diaframma, quello dorsovagale
innerva gli organi sottodiaframmatici.
Si differenziano principalmente sotto il
profilo evolutivo: il circuito ventrovagale può essere definito come
parasimpatico recente (in comune con gli altri mammiferi), il circuito
dorsovagale lo abbiamo ereditato dai rettili ormai estinti (parasimpatico
arcaico).
Sulla base di questa premessa possiamo illustrare l’approccio di
Porges con l’immagine di un semaforo alla rovescia (il verde in alto, il giallo
in mezzo e il rosso in basso).
Il verde corrisponde al parasimpatico recente e
si esprime nel coinvolgimento sociale e nel senso di sicurezza; il giallo
rappresenta l’attivazione dell’ortosimpatico in risposta al pericolo (fase di
mobilizzazione, fight-or-flight); il rosso indica l’esposizione a una minaccia
vitale e si manifesta attraverso l’immobilizzazione e la simulazione della
morte (svenimento o defecazione involontaria). Quest’ultimo stato autonomico è
condizionato dal parasimpatico arcaico e si manifesta come risposta
involontaria ad eventi molto gravi (violenza sessuale, incarceramento,
aggressione con rischio di morte, etc.).
Possiamo applicare la teoria
polivagale di Porges ai 3 Dan Tian della Medicina Tradizionale Cinese?
Il Dan
Tian inferiore corrisponde al parasimpatico arcaico e dal suo corretto
funzionamento (il Jing) dipende la possibilità di uscire dallo stato di
immobilizzazione; il Dan Tian mediano, localizzato al centro del petto,
conserva l’energia per il corretto e armonico funzionamento di cuore e polmoni
(parasimpatico recente) e contrasta gli effetti dello stress (attivazione
ortosimpatica). Il Dan Tian superiore si collega al controllo dei nervi cranici
che muovono non solo i muscoli striati del volto, ma partecipano alla complessa
attività fonatoria e a quella uditiva che ci consentono di relazionarci in
sicurezza con i nostri simili. Testa (mimica facciale, prosodia e ascolto),
petto (cuore e polmoni) e addome (organi sottodiaframmatici) sono i 3 distretti
somatici, nei quali si manifesta l’azione positiva dei circuiti vagali per
mantenerci in salute e conservare l’energia. Sono, in definitiva, l’espressione
dei 3 Tesori della Medicina Taoista.
La gerarchia evolutiva parte dal
parasimpatico arcaico (semaforo rosso), passa attraverso la fase di
mobilizzazione ortosimpatica (semaforo giallo) e infine si evolve attraverso la
socializzazione tipica del parasimpatico recente (semaforo verde). Rispettando
questo ordine, significa che non è consentita la transizione dello stato
autonomico dalla fase di immobilizzazione, tipica espressione di attivazione
del parasimpatico arcaico (semaforo rosso), alla fase di positiva
socializzazione (semaforo verde); la sequenza filogenetica impone la
transizione obbligata dalla fase di immobilizzazione a quella di mobilizzazione
(semaforo giallo). Il sistema autonomico oscilla dinamicamente alternando fasi
parasimpatiche con quelle ortosimpatiche in un continuo equilibrio di forze.
Cosa
accade nei casi in cui il soggetto, esposto a uno o più eventi avversi, si
trova imprigionato in una pericolosa condizione di cronica ortosimpaticotonia o
peggio precipita nell’apatia dell’immobilizzazione?
Se lo stato post-traumatico
permane irrisolto, dissipa enormemente le riserve energetiche contenute nei 3
Dan Tian e può portare l’organismo verso un irreversibile collasso. L’impiego
della cronoriflessologia consente l’intervento terapeutico sul punto spinale
relativo all’età, in cui il soggetto è stato esposto all’evento avverso. In
questo modo è possibile attivare una risposta positiva dell’organismo,
resincronizzando gli orologi endogeni compromessi dalla risposta di stress.