martedì 19 novembre 2013

Il giudizio della Mente fissa il ricordo del trauma

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Per molto tempo mi sono chiesto se l'umano non possieda le risorse vitali per superare gli effetti nocivi di un evento traumatico, cioè se abbia la capacità intrinseca di saltare l'ostacolo delle circostanze avverse; in alcuni casi sì, in altri molto meno. Dipende forse dall'intensità del trauma?
In parte la risposta emotiva e somatica è legata alla potenza dell'evento, anche se l'umano reagisce in base al suo profilo biografico, sociale, linguistico, culturale, etc. La nostra identità dipende da un numero incalcolabile di variabili che non ci aiuta a predire il comportamento di fronte a un evento avverso.
Quello che ho imparato attraverso il contatto quotidiano con le vite delle persone è che la misura del trauma viene dettata dal giudizio della Mente (Errante) su quanto è accaduto.
La sofferenza di un lutto si cristallizza all'infinito nel momento esatto in cui la Mente giudica l'evento ("avrei potuto fare molto di più e non ne sono stato capace" è un tipico esempio): in altre parole, non si ricorda l'evento, ma il giudizio della Mente sull'evento stesso.

sabato 2 novembre 2013

Il passato è reversibile?

Fonte immagine: uomomacchina.info
Il passato è reversibile? Gli eventi vissuti sono modificabili? Gli schemi della nostra Mente sono condizionati dalla lettura lineare del Tempo: ciò che appartiene agli accadimenti del nostro passato sono irreversibili, poiché la freccia del tempo può progredire soltanto verso il futuro ignoto.
Ma il Corpo, a differenza della Mente, è un dispositivo meravigliosamente complesso in grado di orientarsi in modo spontaneo nelle diverse regioni del Tempo.
Spetta al terapeuta, con il prezioso aiuto della mappa anagrafica riflessa lungo la colonna vertebrale, dialogare con il Corpo indicandogli la strada. La cronoriflessologia è uno strumento terapeutico che si comporta come un navigatore capace di accedere alle memorie cristallizzate del passato, favorendone lo "spostamento": lo spostamento genera la transizione dell'informazione dall'interno della materia somatica verso l'esterno con evidente alleggerimento del carico tossico.