lunedì 8 dicembre 2014

Attaccamento al trauma

Fonte immagine: archivio Di Spazio
L'evento traumatico genera una cascata di risposte biologiche molto complesse: drammatica attivazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene con produzione di cortisolo e catecolamine, riarrangiamenti viscerali, ormonali, energetiche e posturali. Ma perché questa condizione acuta tende a non risolversi, ma a a sedimentarsi negativamente nella memoria cellulare (e non solo)?
Sono forse insufficienti le risorse vitali dell'individuo per produrre un cambiamento positivo? Non si aspetta forse l'accadimento per legarsi patologicamente a esso? Non sarebbe più vantaggioso per l'omeostasi generale generare un benefico spostamento rispetto a questi vissuti?
L'accadimento tende a mantenersi vivo nel Presente perché viene alimentato di continuo non dall'apparente ricordo di quanto è accaduto, ma perché interviene il giudizio sabotante della Mente a sigillare la memoria all'interno di un crudele Incantesimo. In altre parole, non ricordiamo l'evento (come ci illudiamo di fare), ma ricordiamo senza sosta il giudizio della Mente Errante sul medesimo. Liberarsi dal ricordo traumatico significa spostarsi rispetto al giudizio vincolante del Tiranno Interiore, significa ritrovare la via della leggerezza nel nostro misterioso cammino in questa dimensione terrena.