sabato 9 marzo 2024

Propriocezione e cronopostura

I traumatismi fisici (distorsioni, strappi muscolo-tendinei) generano un’alterazione del sistema propriocettivo che tende a perdurare nel tempo nonostante la riabilitazione fisioterapica. In sostanza, permane una memoria somatica delle asimmetrie generate dal traumatismo. La caduta accidentale, specialmente in età senile, si accompagna molto spesso ad un’amnesia retrograda (“non ricordo come sono caduto”). L’ipotesi cronosomatica è che l’individuo non ricorda l’accaduto, poiché in quel momento è desincronizzato rispetto al presente. Significa che si manifesta un collasso temporale, un balzo nel passato traumatico del soggetto. In ogni modo, la somministrazione del test cronoposturale (Di Spazio, 2011) consente di evidenziare eventuali asimmetrie propriocettive che vengono descritte direttamente dal paziente (“sento la gamba sinistra più grande rispetto alla destra, il piede destro è più piccolo rispetto al sinistro, la testa è spostata in avanti a destra, la spalla sinistra è più alta della destra, etc.). L’intervento sui cronozonidi (punti cutanei collegati con la dimensione temporale) tende a correggere le asimmetrie propriocettive, ristabilendo l’assetto posturale.

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