giovedì 5 agosto 2010

Abbiamo ricordato l'evento terribile della strage di Bologna per introdurre un concetto molto caro alla cronoriflessologia. Cosa sarà accaduto ai familiari delle vittime e ai loro discendenti? Gli effetti sulla psiche non hanno coinvolto solo i testimoni diretti di quella tragedia, ma probabilmente hanno impresso una traccia traumatica anche nelle generazioni a venire. Il corpo dei discendenti esibisce le ferite invisibili di quanto è accaduto il 2 agosto 1980.Questo fenomeno di memoria transgenerazionale è stato osservato nei figli degli ebrei internati nei campi di concentramento. Soggetti nati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (si stima il 4% circa)hanno generato nel corso della loro vita disturbi della sfera psichica (fobie compulsivo-ossessive, attacchi di panico, sindromi ansioso-depressive)con modalità relativamente simili.Ansia incontrollabile per il latrato dei cani (in particolare i pasri tedeschi, reazioni di panico al passaggio di treni e impossibilità a salire sugli stessi, il bisogno compulsivo e irrazionale di stivare beni alimentari come in prossimità di terribili carestie.Come si vede, il tempo non guarisce le ferite dell'anima e il dolore non genera che dolore.

Nessun commento:

Posta un commento