La sofferenza dell'umano dipende dal fatto di essere non soltanto un dispositivo straordinario di memoria, ma anche di configurarsi come macchina percettiva. La natura nelle sue manifestazioni è neutra, ma soggettivo è l'impatto con gli eventi ai quali siamo esposti nel corso dell'esistenza. Significa che la caduta di un corpo è soggetta alla legge di gravità, che non è nè buona, nè cattiva; ma se un nostro caro decide di lanciarsi nel vuoto dal 5° piano del palazzo, gli effetti emozionali (e non solo) di quell'evento avranno un impatto terribile su di noi e sugli altri.
Una semplice tecnica di visualizzazione ci può aiutare (in casi meno angoscianti e spaventosi di quello sopra descritto) a mitigare l'impatto sul nostro assetto emozionale. Ogni volta che vi trovate ad affrontare un conflitto, visualizzate voi stessi come un pesce molto, molto scivoloso e l'oggetto del conflitto (situazione, persona, pensieri, etc.) come una mano possente che cerca di afferrarvi con forza, ma senza successo. Il pesce scivolerà via senza opporre alcuna resistenza e senza apparente sforzo.
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