Il nostro Ego assume strategie e comportamenti identificabili con un modello biologico di stampo rettiliano. E' incessantemente proteso a competere con gli altri (e a discapito degli altri) per raggiungere una posizione di privilegio; accumula in modo onnivoro beni, cose, oggetti e persone con un voracità insaziabile. Si comporta spesso e volentieri come se dovesse affrontare un durissimo tempo di carestie e indigenza, anche quando così non è. Questo terribile movimento catabolico e introiettivo può generare solo infelicità, miseria emozionale e perdita del nostro vero ruolo, quello del viandante compassionevole.
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