mercoledì 26 gennaio 2011

A proposito di passato e genetica ("i geni di chi va si accendono in chi resta")

La cronoriflessologia è una metodica a mediazione corporea inserita nel panorama della psicologia energetica. La stimolazione dei punti riflessi sulla Linea del Tempo, che attraversa la colonna vertebrale dall'alto in basso e viceversa, consente di aprire varchi nelle stanze della memoria.
Qui si intende non la memoria in generale, ma la sedimentazione profonda, la cristallizzazione, di eventi traumatici. Il vissuto personale si intreccia con quello familiare senza soluzione di continuo. Siamo - in altre parole - un gioco di specchi, che riflette all'infinito informazioni del presente, del passato (e forse del futuro). Questo moto incessante della memoria è matematicamente condizionato dalle griglie del tempo, che si manifesta sotto forma di ricorrenza ciclica di echi del passato. Noi siamo qui, ma siamo anche spostati indietro nel tempo delle generazioni passate. Scrive con grande acume e delicatezza il giornalista Giacomo Papi:
"...Come se si intuisse che forse, quando qualcuno muore, i suoi figli iniziano ad assomigliargli di più poichè i geni di chi va si accendono in chi resta. La vita che rimane diviene, da quell'istante, un tentativo di fare i conti con l'assenza e la permanenza, una danza silenziosa tra il distinguersi e l'assomigliare." (Fonte: Papi G. Le pompe funebri. D- La Repubblica 2011 Jan;726:40.)

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