mercoledì 18 gennaio 2012
Fratture ossee e tempo non-lineare
Vi siete mai chiesti per quale motivo si possono produrre fratture ossee di grave entità in seguito a banalissimi incidenti? Accade che un individuo scivoli banalmente da un gradino procurandosi una frattura scomposta dell'articolazione tibiotarsica: un esito sproporzionato rispetto alla genesi dell'incidente. Mi sono sempre chiesto perchè in questi casi le leggi della biomeccanica non fossero così ferree; credo infatti che un evento di lieve entità dovrebbe generare risultati conformi e coerenti nel rispetto dei principi della fisica. Ho potuto verificare in un'alta percentuale di casi che la frattura ossea scomposta rappresenta l'esito di un collasso temporale (time collapse), in altre parole l'apertura di una finestra nella dimensione del tempo non-lineare.
Nel momento dell'incidente il soggetto si trova disallineato rispetto al suo tempo lineare, in collimazione con la sua biografia traumatica o addirittura con quella familiare: la frattura ossea scomposta è un segnale fisico che può rimandare a un lutto nel passato. (Fonte immagine: archivio Di Spazio)
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