martedì 31 luglio 2012

La Mente detta legge

Quando s’incassa un pugno inaspettato nello stomaco, la reazione fisiologica del corpo è la comparsa di dolore, malessere che nel giro di qualche ora (o qualche giorno al massimo) scompare; fisiologica è anche la reazione di intensa rabbia nei confronti di chi ci ha sferrato quel pugno senza preavviso e senza un vero motivo. Anche la rabbia scatenata dalla brutale aggressione tenderà a esaurirsi naturalmente con il trascorrere del tempo. A questo punto entra in scena la Mente a caccia di conflitti per soddisfare la sua ingordigia. Cosa accade in questo fondamentale passaggio? La Mente aggancia con arte l’emozione (la rabbia) e la cristallizza nel tempo, lanciando parallelamente i suoi programmi virali. La rabbia si modifica in risentimento, in odio verso la persona o verso noi stessi, incapaci di reagire adeguatamente all’aggressione. L’evento avverso (il pugno nello stomaco) diventa l’alibi perfetto della Mente: un modo come altri per imprigionare la vittima nei suoi Labirinti Virtuali. (Fonte immagine: archivio Di Spazio)

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