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Fonte immagine: archivio Di Spazio |
Il processo evolutivo umano ha prodotto impensabili progressi nella tecnologia, nell'arte, nelle scienze biologiche, in medicina. Questo mirabile progresso è legato a un sofisticato dispositivo biologico dal peso di circa 1500 grammi: il cervello. Le funzioni cognitive, però, sono costantemente minacciate dagli attacchi virali di una parte della Mente, la Mente Errante: una funzione, lo dice la parola stessa, che ha il potere di vagare e spostarsi nel tempo. Passato, futuro, di nuovo passato, sono le traiettorie descritte dalla Mente Errante (ME), spostamenti incessanti che allontanano l'individuo dall'interazione efficace con il Presente. Questo vagabondare della Mente non tocca luoghi di felicità e leggerezza, ma attraversa soltanto le lande desolate dei ricordi negativi e delle proiezioni catastrofiche. Come contrastare gli attacchi virali della Mente che riproduce all'infinito pensieri negativi e sabotanti? Una delle possibili soluzione è l'adesione incondizionata al QUI-E-ORA, la sincronizzazione intenzionale con il Presente. Su tali basi si fonda il paradigma della Mindfulness e su tali premesse è stata sviluppata una procedura neuroemozionale, denominata Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (DCMS, Di Spazio 2011) che facilita la disidentificazione dai pensieri negativi e dalle credenze sabotanti.
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