sabato 30 marzo 2019

Resilienza e cronoposturologia

Fonte immagine: archivio Di Spazio
(per gentile concessione di A.P.)

Possiamo definire la resilienza come la misura della sensibilità neuroemotiva alla pressione ambientale e questo parametro risulta di fondamentale importanza per la valutazione delle condizioni di stress dell’organismo. 
La cronoposturologia (Di Spazio, 2019) rappresenta una variabile importante per la misurazione non cognitiva della resilienza lungo l’asse sagittale del Tempo. 
A tal fine la somministrazione del test cronoposturale (REBAT, Resilience Balance Test) aiuta l’operatore a evidenziare punti di ridotta resilienza nella dimensione del Tempo. La termografia applicata alla cronoposturologia (effetto L, dal nome del primo paziente studiato con questa tecnica) consente di tradurre le oscillazioni posturali durante il test con le asimmetrie termiche visibili nell’immagine. 
Infatti si osserva un incremento della termogenesi cutanea nella parte anteriore del corpo (maggiore emissione nell’infrarosso), ma non in quella posteriore; al momento dello scatto il soggetto oscillava in direzione antero-posteriore con spinta in avanti.

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