Fonte immagine: archivio Di Spazio
Il fenomeno del jet lag
indica sostanzialmente il sovvertimento degli orologi endogeni, preposti alla
ritmica e armonica scansione temporale, in occasione di particolari contesti ed
eventi. Sappiamo infatti che si verifica di norma dopo voli intercontinentali,
ma anche a seguito di un’anestesia generale (post-surgery ‘jet lag’) o durante un episodio di amnesia globale
transitoria.
Dopo tale esposizione il soggetto vive un’esperienza transitoria e
reversibile di disorientamento temporale (time-related
numbing).
Le ricerche in cronosomatica suggeriscono inoltre che questa
condizione di disorientamento temporale si presenta quando il soggetto viene
esposto ad un evento di natura avversa.
In altre parole, dopo uno shock emotivo
(Stress-Related Jet Lag) si verifica
una parziale compromissione della sincronizzazione temporale; l’esposizione all’evento
determina un collasso nell’indice di resilienza dell’individuo, segnale che si
mantiene attivo con modalità perpetua.
L’intervento mediante la tecnica di Agepoint Infrared Patching consente di
intervenire sugli effetti del jet lag
stressogenico e di ristabilire una corretta sincronizzazione degli orologi
endogeni.
Per Agepoint Infrared Patching
(AIP) s’intende l’applicazione di un patch circolare non medicato che riflette
l’infrarosso corporeo sul punto spinale in relazione all’età di esposizione al
trauma emotivo (vedi schema della timeline spinale in cronosemeiotica).
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