martedì 16 maggio 2017

L'ebook "Ipercalcolatore dopo il terribile glioblastoma" di Stefano Scola

Sono onorato di poter presentare il libro di Stefano, poiché rappresenta un meraviglioso esempio di come i processi cognitivi possano intervenire per ristabilire una positiva condizione di equilibrio emotivo (e non solo).
Non ho intenzione di anticipare il racconto della sua avventura, ma di spendere qualche parola sugli incredibili effetti prodotti dalla sua mente.
Stefano reagisce alla notizia della scomparsa di una sua conoscente, precipitando inizialmente in un profondo stato depressivo; poi, in modo inspiegabile, si accorge che facendo moltiplicazioni nella sua testa riesce a contrastare l’invasività di pensieri distruttivi. In questo modo sviluppa naturalmente quell’abilità che in medicina prende il nome di ipercalculia (un’abilità caratteristica dei cosiddetti savant acquisiti, ma anche di quelli congeniti), la capacità di effettuare calcoli molto complessi; nel mondo fino a oggi sono stati documentati circa 50 casi di savantismo acquisito che condividono con Stefano questi superpoteri. Senza saperlo, riproduce inoltre una forma di defusione; in psicologia la defusione cognitiva (neologismo dall’inglese defusion) si basa sul principio che è possibile osservare i propri pensieri piuttosto che essere osservati e guidati dai medesimi.
Le tecniche di defusione cognitiva non mirano a eliminare o gestire il dolore, ma sono utili per essere presenti nel qui e ora, in un modo più ampio e flessibile. Stefano ha elaborato una modalità operativa di disidentificazione dai pensieri negativi che potremmo chiamare Defusione Cognitiva a Mediazione Computazionale (DCMC). Come funziona la DCMC?
La chiave della procedura non è legata a un meccanismo di neutralizzazione, bensì a un fenomeno di sostituzione cognitiva: il pensiero negativo viene depotenziato grazie all’attività di calcolo (la mediazione computazionale). Stefano rappresenta un caso eccezionale sul piano clinico, un caso che richiede l’umiltà di considerare con rispetto le potenzialità ancora ignote del cervello e della mente, nonché le possibili ripercussioni positive sulla salute corporea.
Buona lettura!


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