Domenica 12 settembre 2010 il celebre giornalista Pietro Calabrese ha terminato la sua esistenza. Dal maggio 2009 ha dedicato la sua rubrica sull'inserto settimanale del Corriere della Sera alla cronaca affettuosa ed empatica della malattia incurabile di un suo fraterno amico, Gino.Solo ora si viene a scoprire la vera identità di Gino: l'amico fittizio era in realtà l'alter ego dello stesso giornalista.
Scrive Calabrese:"All'esterno io divento Gino, e lui diventa me. Io mi annullo e lui giganteggia. Ma mi protegge, para i colpi, fa la figura dell'eroe e soffre al posto mio.".
Nel suo messaggio vengono evidenziate le proprietà fondamentali di "Out of Me": la prima è quella relativa all'esteriorizzazione di angosce, pensieri negativi, sofferenze psichica e fisica, che prendono forma nel tempo e nello spazio sul foglio di carta. La seconda è la sorprendente creazione dell'alter ego Gino, che "para i colpi,[...] e soffre al posto mio".
In questo modo si genera quella che io chiamo "identità di scorta", quell'incredibile specchio riflesso che devia i terribili colpi diretti al nostro stomaco (strategia dell'Out of Me).
Grazie per questa meravigliosa lezione di vita, Pietro Calabrese.
Che il suo viaggio possa essere lieve e colmo di luce.
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