Molto spesso diventa difficile riorentare il progetto dell'esistenza dopo aver soddisfatto le pressioni biologiche e sociali della riproduzione. La memoria arcaica, che guida i processi di accoppiamento e di riproduzione, è una matrice codificata in profondità nell'umano come nelle altre specie viventi. Ma cosa accade nel momento in cui i processi riproduttivi sono andati a buon fine? La risposta sembra semplice e scontata: seguire l'educazione dei figli fino alla loro maturità e poi lasciarli andare. Il comportamento di molte coppie, approdate a questa particolare fase della vita, sembra tradire -in parte- questa evidenza. Spesso interviene una crisi relazionale, che pone le basi per un reciproco allontanamento; separazione, divorzio, fine di un ciclo e inizio di una nuova fase, che riproduce -nella maggior parte dei casi- un modello identico a quello passato. Cambiano gli attori, ma la trama resta immodificata.
Vengono generati altri figli (di secondo letto, di terzo letto, etc.), si arredano nuovi appartamenti, si acquistano nuovi mobili. Tutto questo avviene per una libera scelta dell'individuo, o perchè le pressioni della memoria arcaica sono troppo potenti e invasive?
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