domenica 16 gennaio 2011

Il lutto negato dell'aborto e la formula di commiato

Nella società moderna l'aborto (spontaneo o procurato) viene considerato alla stregua di un "incidente di percorso", frequente nella vita riproduttiva di ogni donna. L'effetto prodotto è quello di un lutto negato, dove l'oggetto d'amore, il bambino mai nato, deve essere rimosso dalla memoria della madre. Ma le leggi dell'inconscio seguono vie diverse da quelle della società e gli eventi dolorosi come il lutto dell'aborto lasciano una traccia profonda nel cuore di ogni madre.
Inoltre il "bambino rimosso" non viene quasi mai inserito nell'ordine di filiazione, creando le basi per un sovvertimento gerarchico all'interno dell'organismo familiare; molto diffuso è il caso del falso primogenito, un bambino nato che occupa il posto di chi lo ha preceduto (l'Abortito).
In ogni modo è importante dare identità al bambino mai nato, assegnandogli un nome e considerare l'idea di pronunciare o scrivere una formula di commiato.
"Caro/a (il nome del piccolo/a), anche se il tempo trascorso insieme è stato troppo breve per tutti noi, ti amiamo e ti onoriamo. Grazie di essere nel nostro cuore. I tuoi genitori e i tuoi fratellini".

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