mercoledì 16 novembre 2011

Trattenere le emozioni, un comando sociale

Siamo stati educati e siamo cresciuti con il comando familiare di occultare agli estranei emozioni e sentimenti. Questo insegnamento contiene un codice di comportamento utile all’interno di un mondo competitivo e aggressivo, anche se nel contempo porta a una pericolosa rimozione dei contenuti emozionali. Nella comunità degli umani è fondamentale esprimere sicurezza, forza e stabilità, indici di valore condiviso; esprimere i propri sentimenti può essere letto come segno di passività e di fragilità. Comunicare le proprie emozioni in ambiti dominati dal confronto aggressivo può generare negative ripercussioni. Ecco perché si diventa adulti dotati di scarsa alfabetizzazione emotivo-affettiva, umani che affrontano l’esistenza in modo circospetto e difensivo. Se non esiste alcuna modalità di comunicare un contenuto emozionale negativo (rabbia, paura, inadeguatezza, etc.) all’interno di una valida rete familiare o amicale, è necessario comunque adottare strategie per sputare i rospi, che fanno ammalare corpo e anima. (Fonte immagine: archivio Di Spazio)

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