giovedì 19 giugno 2014

Mente Errante e senso di colpa

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Uno dei programmi più invasivi della Mente Errante è quello relativo al senso di colpa; dove si traccia la sottile e invisibile linea di confine tra ciò che mi appaga e la dedizione al mio prossimo? Se faccio qualcosa che mi piace significa che sono un terribile egoista? Nel dubbio, allora, cerco di negare i miei bisogni per dedicarmi alla continua attenzione verso le esigenze altrui. Chi stabilisce il giusto equilibrio fra i miei desideri e la cura degli altri? La Mente Errante, per sua ancestrale natura, è egoista e chiede costante obbedienza da parte della vittima.
Allo stesso tempo, se intuisce che il prigioniero è sensibile al tema della colpa e del senso eccessivo di responsabilità, lo aggredisce con messaggi intrusivi e distruttivi. "Sei sicuro di aver fatto abbastanza per evitare quella cosa? Sei sicuro di non aver trascurato i tuoi cari nel momento del bisogno? Sei sicuro di aver fatto le scelte giuste quella volta che...?". Il mantra negativo può continuare all'infinito senza risoluzione o perlomeno fino al momento in cui la vittima non si ribella e cerca di identificare momenti nella sua esistenza che scatenano il senso di colpa; il processo di guarigione dal veleno della Mente Errante passa sempre attraverso l'identificazione del disagio (senso di colpa per quella volta che...) e l'intervento operativo per spostarsi da quella credenza negativa: il processo di spostamento presuppone il ricorso all'Azione.

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