sabato 21 novembre 2020

Tecniche Psicoristorative secondo Di Spazio

(Fonte immagine : archivio Di Spazio) Le Tecniche Psicoristorative (Di Spazio) nascono dalla ricerca clinica in cronosomatica e in cronoposturologia. Sono sviluppate sul solco metodologico della Teoria Polivagale di Porges e consistono in esercizi neurali finalizzati al potenziamento della resilienza e della sicurezza interiore. In altre parole, sono tecniche orientate al ripristino del controllo psicoristorativo legato al circuito ventrovagale del sistema nervoso autonomo (SNA). Per questo motivo utilizzano le risorse di mobilizzazione somatica per consentire un dialogo efficace con i diversi circuiti del sistema nervoso autonomo senza il ricorso al coinvolgimento cognitivo. L'immagine rappresentata descrive un esercizio neurale appartenente alle Tecniche Psicoristorative e consiste nella semplice transizione dalla posizione inginocchiata a quella eretta, ripetuta per 7 volte. L'esercizio deve essere eseguito con la consapevolezza del passaggio di stato fisiologico dalla immobilizzazione alla mobilizzazione. Per rendere più agevole l'esecuzione dei movimenti consiglio di inginocchiarsi su un cuscino e non sul pavimento; può essere utile posizionarsi vicino al divano (o altro appoggio) per facilitare il movimento di risalita alla posizione eretta. Questo esercizio promuove e facilita il passaggio dinamico dallo stato dominato dal circuito dorsovagale (immobilizzazione, apatia, anergia, etc.) a quello mobilizzato dell'ortosimpatico. In questo modo viene promossa l'energia per risalire la scala gerarchica della piattaforma neurale che conduce allo stato di sicurezza generato dal circuito ventrovagale (vedi i post precedenti sulla sintesi della Teoria Polivagale di Porges).

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