venerdì 25 febbraio 2011

La mente errante 2

Dobbiamo chiederci perchè sia così difficile porre la mente a riposo dai suoi instancabili e ripetivi viaggi nel passato e nel futuro. Come è stato riportato precedentemente, "la mente errante" è un dispositivo evolutivo che avvantaggia l'individuo e la specie; in altre parole è possibile rileggere le esperienze passate per correggere eventuali errori e pianificare così strategie relativamente vincenti per il tempo a venire. Ma ci sono eventi passati che agganciano in modo intrusivo le energie mentali, imprigionandole in un vortice ripetitivo e frustrante. Se si affaccia una memoria disturbante del passato (una perdita affettiva, una prova fallita, un progetto mancato), questa possiede una forza attrattiva imponente sulla bussola dei pensieri. E' utile in questi casi depotenziare l'aggressività delle immagini ricorrenti, facendo ricorso alla tecnica di visualizzazione del tronco disteso, già descritta in precedenza. L'icona disturbante deve essere assimilata all'immagine più neutrale di un tronco disteso sul nostro cammino, che immaginiamo di aggirare a destra o a sinistra per proseguire il nostro viaggio: posizionarsi nel presente è probabilmente uno dei compiti più difficili da rispettare.

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