Fonte immagine: archivio Di Spazio
La cronosomatica
rappresenta un’evoluzione della cronobiologia dello stress, lo studio del corpo
come sistema orientato non solo nella dimensione dello spazio, ma anche del
tempo. In particolare la cronobiologia dello stress si basa sulla premessa
teorica che l’organismo sia dotato di nocicettori in grado di segnalare,
codificandolo in uno schema temporale, la risposta al dolore psichico, invece
che somatico.
Se per neurocezione (Porges, teoria polivagale, 1995)
s’intende il processo attraverso il quale il sistema nervoso effettua una
valutazione del rischio senza ricorrere alla consapevolezza, per cronocezione (Di Spazio, 2020) s’intende il processo attraverso il quale il
sistema nervoso registra nel tempo (secondo una sequenza circannuale
progressiva della timeline) la variazione negativa dell’indice di resilienza
senza ricorrere alla consapevolezza.
Un caso molto singolare e raro è la cronocezione anticipatoria, un fenomeno
che si manifesta quando il sistema nervoso scatena risposte di allarme
ortosimpatico in prossimità temporale antecedente un evento luttuoso.
In questi
casi è come se l’organismo reagisse con innalzamento della risposta di stress non
a seguito di un lutto, ma qualche mese o settimana prima che si verifichi il
decesso di un familiare. Lo stesso fenomeno può manifestarsi in soggetti
ipersensibili che sono in grado percepire, come si trattasse di un deja vu, la
morte improvvisa e traumatica di un estraneo.
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