Benvenuti sul blog di cronosomatica

  • Temi del blog: cronosomatica, psicobiologia del trauma emotivo, riflessioni e strategie di sopravvivenza per vivere più leggeri

domenica 3 dicembre 2017

I vantaggi della fototerapia transcranica

Fonte immagine: archivio Di Spazio
La fototerapia transcranica (o auricolare) rappresenta l’evoluzione più recente dalla cosiddetta Light Therapy (LT), applicazione in uso dai primo anni Ottanta del secolo scorso per trattare la depressione stagionale (SAD) e i disturbi da jet-lag. La fototerapia transcranica non impiega più la via retinica per veicolare l’energia fotica, ma sfrutta il canale extraoculare del condotto uditivo mediante l’uso di auricolari che emettono luce LED. Sul piano applicativo presenta diversi vantaggi rispetto alla classica fototerapia oculare: i tempi di somministrazione sono ridotti a 12 minuti per seduta contro i 30-90 della classica light therapy con schermo illuminante. La ridotta esposizione temporale favorisce la compliance dell’utente, che non è più vincolato all’immobilità davanti allo schermo illuminante. Infine la fototerapia transcranica può essere applicata anche in caso di patologie oculari, perché esclude la via retinica.

mercoledì 1 novembre 2017

Fototerapia e aromaterapia: insieme contro la stanchezza da emodialisi

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Sappiamo che le procedure emodialitiche generano con elevata frequenza oltre al prurito anche sintomi come profonda astenia e turbe del sonno; per questi motivi risulta essere molto importante lo sforzo di incrementare nei Pazienti la qualità della vita (QOL, Quality Of Life). Un approccio innovativo (già oggetto di un precedente post) risulta essere la fototerapia transcranica (Di Spazio, 2017) applicata al mattino poco dopo il risveglio. Questa metodica sfrutta la via auricolare per esercitare l’azione fotica nelle aree più profonde del cervello senza generare i rischi di ipocalcemia noti nella classica fototerapia neonatale (1,2). Uno studio turco pubblicato in ottobre 2017 ha indagato gli effetti dell’aromaterapia sull’astenia post-dialitica e sulle turbe del sonno in 62 pazienti emodializzati (3). Una somministrazione combinata di OE di arancio dolce e lavanda effettuata ogni sera prima di coricarsi per 30 giorni ha dimostrato un significativo calo della severità della stanchezza e un miglioramento della qualità del sonno. L’associazione di fototerapia auricolare (TCBLT, Transcranial Bright Light Therapy) e di aromaterapia (AT, Aromatherapy) con OE di arancio dolce e lavanda può rappresentare un approccio molto utile nei protocolli di Nursing Intervention (NI) applicati agli Emodializzati.

1.      Bromundt VFrey SOdermatt JCajochen C. Extraocular light via the ear canal does not acutely affect human circadian physiology, alertness and psychomotor vigilance performance. Chronobiol Int. 2014 Apr; 31(3): 343-8.
2.      Jurvelin HTakala THeberg LNissilä JRüger MLeppäluoto JSaarela SVakkuri O. Transcranial bright light exposure via ear canals does not suppress nocturnal melatonin in healthy adults--a single-blind, sham-controlled, crossover trial. Chronobiol Int. 2014 Aug; 31(7): 855-60.

3.      Muz GTaşcı S. Effect of aromatherapy via inhalation on the sleep quality and fatigue level in people undergoing hemodialysis. Appl Nurs Res. 2017 Oct; 37: 28-35.

domenica 27 agosto 2017

Un trattamento d'avanguardia per l'astenia della Sindrome da Stanchezza Cronica

Fonte immagine: archivio Di Spazio
La Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS/ME) è una malattia rara estremamente debilitante che riduce in modo notevole la qualità della vita dei Pazienti. 
Non è mia intenzione dilungarmi sugli aspetti nosologici di questa sindrome, ma di presentare un nuovo approccio terapeutico in grado di affiancarsi ai protocolli già in uso.
Il nuovo trattamento d’avanguardia per limitare gli effetti negativi dell’astenia cronica si chiama “fototerapia transcranica” (TCBLT, TransCranial Bright Light Therapy) e origina dagli studi effettuati nei primi anni Ottanta del secolo scorso; la ricerca universitaria aveva documentato effetti benefici dell’esposizione a luce solare artificiale per contrastare la depressione stagionale (SAD). Se prima i Pazienti dovevano sottoporsi a lunghe sedute in ambiente ospedaliero, il progresso della tecnologia ha permesso negli anni successivi la generazione di nuovi dispositivi indossabili in grado di replicare gli stessi effetti.
Nella mia pratica clinica ho cominciato ad impiegare questi dispositivi medici per il trattamento dell’astenia post-dialitica, un sintomo collaterale che si manifesta molto spesso nei soggetti sottoposti a emodialisi, con risultati incoraggianti. 
Poiché il sintomo stanchezza nel soggetto dializzato è molto simile a quello lamentato da chi soffre di CFS/ME, ho esteso l’impiego della fototerapia transcranica anche in questo ambito.
Quali sono i vantaggi della fototerapia transcranica? 
In primis, non si tratta di una terapia farmacologica che può gravare sulle funzioni metaboliche; il paziente impiega il dispositivo in ambito domiciliare, cioè a casa sua, evitando difficoltosi spostamenti; questo è il primo e più importante effetto di questo approccio. Inizialmente il protocollo di fototerapia transcranica (TCBLT) prevede che il medico curante stabilisca la durata, l’orario di applicazione e valuti eventuali controindicazioni (poche).

Grazie alle sue dimensioni ridotte e all'uso intuitivo il dispositivo può essere impiegato senza problemi in qualsiasi condizione e quindi anche nel paziente allettato. Infine sul piano dei costi la spesa per l’acquisto del dispositivo è paragonabile a quella di uno smartphone di fascia media. Spero che l’impiego della Fototerapia Transcranica possa trovare sempre maggiore diffusione per favorire il positivo incremento della qualità della vita nei Pazienti con CFS/ME. 

mercoledì 23 agosto 2017

Debolezza da dialisi e possibile rimedio

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Insieme al prurito anche l'intensa spossatezza (astenia post-dialitica) è un caratteristico effetto collaterale in chi si sottopone alla dialisi; di norma la debolezza che interviene dopo la seduta dialitica può essere mitigata ricorrendo al riposo forzato per qualche ora; questo comporta comunque una notevole riduzione della qualità della vita, se pensiamo che in media le sedute dialitiche si effettuano almeno 3 volte in settimana. 
Per contrastare l’astenia post-dialitica forse può intervenire il contributo della fotomedicina, una branca clinica che studia gli effetti terapeutici della luce. 
Riporto a tale proposito la testimonianza di una persona dializzata: “Mi chiamo B., sono in dialisi da 5 anni e fino a poco tempo fa dopo quattro ore di trattamento ero molto stanca e senza forza tanto da dover passare il pomeriggio a letto. 
Da un paio di mesi grazie al Dr. Di Spazio sto usando un dispositivo che si chiama Human Charger che emana una luce bianca. 
Con l’uso quotidiano di questo dispositivo è cambiata la mia energia e forza, dormo meglio e sono più tranquilla. Inoltre non ho più bisogno di un lungo riposo nel pomeriggio dopo la dialisi per cui la qualità della mia vita è migliorata.”

sabato 27 maggio 2017

Corso Residenziale di Floriterapia integrata sec. Di Spazio

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Il corso di Floriterapia integrata sec. Di Spazio si propone di sviluppare l’impiego dei Fiori di Bach secondo una precisa logica di defusione cognitivo-emozionale, contestualizzandone l’azione sulla base dei giudizi sabotanti. Il Corso Residenziale si terrà presso l’Hotel Garden **** di Montegrotto Terme (PD). 
Il Corso è strutturato in modo da alternare le fasi di apprendimento con quelle di relax in acqua termale. Info e iscrizioni alla Segreteria dell’Hotel Garden: 049 89 11 699. 
Programma del Corso Residenziale di Floriterapia integrata sec. Di Spazio (Tecnica di Defusione Emozionale Florimediata):

Venerdì 22 settembre
Ore 18,30-19,30 Introduzione alla Floriterapia integrata.
Sabato 23 settembre
Ore 09,30-12,30 Analisi dei singoli Fiori con indicazione emozionale (parole chiave per ricordare la relazione Fiore-Emozione) e ruolo della Mente Errante nella generazione dei giudizi sabotanti.
Pomeriggio: relax in acqua termale.
Domenica 24 settembre
Ore 09,30-12,30 Parte pratica mediante l’analisi di singoli casi clinici. Consegna degli Attestati di Partecipazione.

Costo del Corso Residenziale: € 448,00 in camera doppia e € 468,00 in camera singola (il prezzo comprende corso e 2 pernottamenti in pensione completa)

martedì 16 maggio 2017

L'ebook "Ipercalcolatore dopo il terribile glioblastoma" di Stefano Scola

Sono onorato di poter presentare il libro di Stefano, poiché rappresenta un meraviglioso esempio di come i processi cognitivi possano intervenire per ristabilire una positiva condizione di equilibrio emotivo (e non solo).
Non ho intenzione di anticipare il racconto della sua avventura, ma di spendere qualche parola sugli incredibili effetti prodotti dalla sua mente.
Stefano reagisce alla notizia della scomparsa di una sua conoscente, precipitando inizialmente in un profondo stato depressivo; poi, in modo inspiegabile, si accorge che facendo moltiplicazioni nella sua testa riesce a contrastare l’invasività di pensieri distruttivi. In questo modo sviluppa naturalmente quell’abilità che in medicina prende il nome di ipercalculia (un’abilità caratteristica dei cosiddetti savant acquisiti, ma anche di quelli congeniti), la capacità di effettuare calcoli molto complessi; nel mondo fino a oggi sono stati documentati circa 50 casi di savantismo acquisito che condividono con Stefano questi superpoteri. Senza saperlo, riproduce inoltre una forma di defusione; in psicologia la defusione cognitiva (neologismo dall’inglese defusion) si basa sul principio che è possibile osservare i propri pensieri piuttosto che essere osservati e guidati dai medesimi.
Le tecniche di defusione cognitiva non mirano a eliminare o gestire il dolore, ma sono utili per essere presenti nel qui e ora, in un modo più ampio e flessibile. Stefano ha elaborato una modalità operativa di disidentificazione dai pensieri negativi che potremmo chiamare Defusione Cognitiva a Mediazione Computazionale (DCMC). Come funziona la DCMC?
La chiave della procedura non è legata a un meccanismo di neutralizzazione, bensì a un fenomeno di sostituzione cognitiva: il pensiero negativo viene depotenziato grazie all’attività di calcolo (la mediazione computazionale). Stefano rappresenta un caso eccezionale sul piano clinico, un caso che richiede l’umiltà di considerare con rispetto le potenzialità ancora ignote del cervello e della mente, nonché le possibili ripercussioni positive sulla salute corporea.
Buona lettura!


venerdì 28 aprile 2017

Il tatuaggio dopo un lutto: una forma di defusione cognitiva?

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Un fenomeno antropologico poco studiato è il tatuaggio del lutto, cioè la modalità con cui si tenta di preservare il ricordo di un familiare scomparso. In questo caso viene tatuato il nome, la data di morte e addirittura l’immagine del congiunto accompagnata da una affermazione del tipo “non ti dimenticherò mai” oppure “insieme per sempre” come segno indissolubile del legame affettivo con chi non c’è più. In questo modo si tenta di sottrarre all’oblio la memoria del familiare e di impedirne la dissoluzione. Le persone che ho intervistato riferiscono che la realizzazione del tatuaggio ha attenuato il dolore della perdita e il conflitto emozionale seguito all’evento traumatico. Credo inoltre che questo tipo di tatuaggio possa rappresentare una forma di autocura, perché determina una forma di defusione cognitiva. In altre parole, il tatuaggio sposta parzialmente il segnale di dolore dal paesaggio mentale (mondo interiore), superficializzandolo all’esterno, sulla cute. Si tratta quindi di una forma inconsapevole, ma potenzialmente efficace di patoferesi, cioè di trasferimento del dolore mediante l’azione del tatuaggio.


martedì 25 aprile 2017

Acquired savant syndrome after glioblastoma multiforme

Source: archivio Di Spazio
Acquired savant syndrome (from the French word “savant”, ‘knowledgeable person’) is a syndrome in which persons suddenly develop extraordinary cognitive abilities, remarkable artistic skills (in music, drawing, painting, sculpture) or impressive calculating abilities. This new and extraordinary state emerges following a brain injury (head trauma, initial frontotemporal dementia, stroke, hemorrhage, tumor) often confined to the left hemisphere.  Until 2017, less than 50 hyperskilled persons have officially been recorded, a rare biological condition still full of questions. I’ve been lucky to meet a person who represents the exception in the exception; SS, a 54-year old man, corrected left-handed, presenting with acquired savant syndrome. Here are the exceptionalities of this case: first of all, he’s a long-surviving patient, because he’s presently in clinical remission after undergoing surgery for IV-grade glioblastoma multiforme to the right temporal lobe in spring 2013. Furthermore, he has developed extraordinary calculating skills not following the ablation of the tumor (in other documented cases, lesions concern the left hemisphere and represent the starter for the development of new abilities), but after the death of a friend for the same pathology. He reports that mental calculations are for him a life-saving remedy, an effective way to set his mind free from destructive thoughts that have been tormenting him after that emotional trauma (“next time is my turn”). In his case it is clear that acquired savant syndrome is a coping strategy to cope with the effects of the traumatic experience of grief and mourning. In other words, is it possible that savant persons’ super powers hide a therapeutic function of cognitive defusion through artistic expressions or extraordinary calculating performances?

mercoledì 12 aprile 2017

Defusione cognitiva e savantismo acquisito

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Il savantismo acquisito (dal francese savant, sapiente) è una sindrome per la quale un soggetto sviluppa all'improvviso eccezionali abilità cognitive; si possono sviluppare incredibili doti artistiche (musica, disegno, pittura, scultura) o impressionanti capacità di calcolo. Questo nuovo e singolare stato insorge dopo una lesione encefalica (commozione cerebrale, iniziale demenza fronto-temporale, ictus, emorragia, tumore) spesso confinata nell’emisfero sinistro. Fino al 2017 in tutto il mondo è stato registrato ufficialmente un numero inferiore a 40 soggetti iperdotati, una rarità biologica ancora piena di interrogativi. 
Ho avuto la fortuna di incontrare una persona che rappresenta l’eccezione nell’eccezione; si tratta di un maschio di 54 anni, mancino corretto, con savantismo acquisito (vedi nella foto la capacità di calcolo mentale del soggetto). 
Ecco le singolarità di questo caso: innanzitutto è un lungo sopravvivente, poiché al momento è in remissione clinica dopo un intervento di glioblastoma di IV grado al lobo temporale destro avvenuto in primavera 2013. Inoltre ha sviluppato impressionanti abilità di calcolo non dopo l’ablazione della neoplasia (negli altri casi documentati le lesioni interessano l’emisfero sinistro e rappresentano lo starter per lo sviluppo di nuove abilità), ma dopo la morte di una conoscente per la stessa patologia. Riferisce che eseguire calcoli mentali è stata la sua salvezza, un modo efficace per liberare la mente dai pensieri distruttivi che lo tormentavano dopo quel trauma emotivo (“il prossimo sono io”). Nel suo caso è chiaro che il savantismo acquisito interviene come strategia di adattamento (coping) per fronteggiare gli effetti dell’esperienza traumatica del lutto. 
In altre parole, è possibile che i super poteri dei savant occultino una terapeutica funzione di defusione cognitiva attraverso l’espressione artistica o la superlativa performance di calcolo?

giovedì 23 marzo 2017

Osteopatia cronosomatica

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Per osteopatia cronosomatica s'intende la possibilità di impiegare la metodica elaborata dal dr. Still secondo una lettura più radicata nella dimensione spazio-temporale dell'uomo. L'azione terapeutica dell'osteopata potrebbe avere uno strumento operativo ancora più efficace se fosse contemplata la possibilità di modulazione nella dimensione del Tempo.
Se fossimo in grado di collegare la disfunzione somatica con l'evento traumatico di 5 anni prima, quando il paziente ha perso improvvisamente il lavoro, non produrremmo un risultato terapeutico più incisivo?
Grazie alla cronosomatica abbiamo la possibilità di intervenire terapeuticamente sui cosiddetti Stress-related Age Points localizzati in sequenza lungo la verticale della colonna vertebrale; in questo modo abbiamo l'opportunità di integrare l'intervento osteopatico, orientandone l'azione nella dimensione del Tempo.

domenica 19 marzo 2017

Giudicare è come respirare?

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Giudicare è per gli umani un fenomeno spontaneo e obbligato come respirare. Perché siamo condannati al giudizio? Semplicemente perché in origine è un valido strumento evolutivo capace di generare decisioni vincenti in condizioni di stress. Di fronte al predatore il predato deve poter scegliere se passare al confronto fisico o darsela a gambe; nell’uomo moderno lo strumento del giudizio viene applicato sulla base delle credenze culturali che lo hanno condizionato attraverso le generazioni. In altre parole, non è assolutamente possibile non giudicare: giudichiamo per garantire la nostra sopravvivenza. Cosa fare quando il giudizio costituisce un elemento tossico per la mente e per il corpo? In questo caso è necessario attivare precise procedure che consentano la neutralizzazione o la sostituzione positiva del pensiero sabotante per impedirne la conseguente somatizzazione (il corpo deve obbedire al comando della Mente). 

giovedì 2 marzo 2017

Pensieri negativi e Defusione Cognitiva a Mediazione Computazionale (DCMC)

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Come interrompere la tossica ripetizione di pensieri negativi (ricordi traumatici, giudizi e credenze limitanti)? Un approccio molto promettente è quello legato alla tecnica di Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (DCMS, Di Spazio, 2011); questa particolare procedura neuro-emozionale opera mediante un processo di progressiva neutralizzazione del pensiero negativo e incontra una positiva compliance da parte del coachee.  Un’altra tecnica legata alle strategie di adattamento (coping) ad eventi con elevata carica stressogena è quella che potremmo chiamare Defusione Cognitiva a Mediazione Computazionale (DCMC, Di Spazio, 2017). La sua scoperta origina dallo studio di un caso eccezionale di soggetto che ha sviluppato ipercalculia dopo essere stato esposto a un intenso evento traumatico. Operando moltiplicazioni via via sempre più complesse ed elaborando un sistema rivoluzionario di calcolo, questa persona è riuscita a contrastare con successo l’invasività di pensieri autosoppressivi. Come funziona la DCMC? La chiave della procedura non è legata al meccanismo di neutralizzazione sopra illustrato, bensì a un fenomeno di sostituzione cognitiva: il pensiero negativo viene depotenziato grazie all’attività di calcolo (la mediazione computazionale). Ulteriori studi su questo approccio devono essere avviati per rendere la tecnica fruibile in senso terapeutico.

domenica 26 febbraio 2017

Stress-related Age Points (AgeGate Therapy)

Fonte immagine: www.vichy.fr
Su quali ipotesi neurobiologiche si basa la cronosomatica? La chiave di questo approccio risiede nel ruolo dei recettori cutanei, in particolare di quelli localizzati in corrispondenza delle creste ossee spinali. La funzione dei recettori è quello di interagire con la realtà circostante nel presente (qui e ora), processando le variabili per consentire al corpo-mente di rispondere in direzione omeostatica. Tre sono le tipologie recettoriali coinvolte: i corpuscoli di Merkel (reagiscono a stimoli pressori con frequenza bassissima (< 20 Hz), quelli di Meissner (stimoli compresi fra 20 e 60 Hz) e infine i corpuscoli di Pacini che raggiungono il picco d’azione fra 250 e 300Hz. L’ipotesi alla base della cronosomatica è che questi recettori ubicati in corrispondenza delle creste ossee spinali manifestino una singolarità: la capacità di registrare non soltanto la pressione vibratoria locale, ma di rispondere anche alla pressione esercitata dall’ambiente sul piano emozionale (come l’esposizione a eventi avversi). Questa singolarità è ancora più straordinaria, perché il segnale traumatico viene orientato nella dimensione del Tempo secondo una sequenza progressiva su base circannuale (cronocettorialità spinale).

domenica 29 gennaio 2017

Lo stress da disabilità anagrafica

Fonte immagine: archivio Di Spazio
Esiste lo stress da disabilità anagrafica e di che cosa si tratta? La Mente Errante genera di continuo nuove e formidabili trappole per serrare il prigioniero (noi umani) nella gabbia del dolore; una di queste trappole si presenta negli ultracinquantenni di ambo i sessi con una serie di giudizi sabotanti. Colpisce spesso in ambito lavorativo con la percezione di inadeguatezza (“ormai sono troppo vecchio per fare carriera”, se non addirittura di fallimento (“mi licenzieranno perché non riesco a stare dietro alle continue pressioni che mi fanno”). Questa condizione emotiva di fatale rassegnazione si sposta anche in ambito affettivo (“alla mia età non troverò più l’amore”, “quando ho avuto la possibilità di avere figli ho perso tempo e ora per me è finita”). Le procedure di Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (Di Spazio, 2011) dimostrano anche in questi casi che il vero problema non risiede nel contenuto sabotante del pensiero emotivo, ma nel grado di saturazione del pensiero nel campo mentale, una sorta di possessione cognitiva che imprigiona l’individuo in una prigione virtuale.

Come raggiungere l'Ambulatorio di Omeopatia Dr. Di Spazio

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Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S.)

Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S.)
La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante, ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi, ovvero si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti chimici (questo dal I° stadio). E’ una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche, che può colpire vari apparati ed organi del corpo umano: “Le sostanze chimiche danneggiano il fegato e il sistema immunitario sopprimendo la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dagli agenti estranei; i sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in dosi anche di molto inferiori da quelle tollerate dalla popolazione in generale”.