Uno studio clinico interessante del 2009 sugli effetti della speleoterapia (Nagy K, Berhés I, Kovács T et alii. Study on endocrinological effects of radon speleotherapy on respiratory diseases) ha coinvolto 81 pazienti: i soggetti arruolati hanno trascorso 4 ore al giorno per un totale di 15 giorni nella cava di Tapolca in Ungheria. Sono state eseguite misurazioni dei seguenti parametri endocrinologici prima e dopo la permanenza ipogea: TSH, FT3, FT4, prolattina, cortisolo, deidroepiandrosterone solfato, ACTH e beta endorfine.
I risultati dell’analisi statistica dei dati hanno messo in luce un significativo decremento dei valori del
cortisolo (ormone dello stress), non direttamente collegati alla concentrazione di radon nell’ambiente ipogeo. Le conclusioni di questo studio sono state:
Speleotherapy has an effect on the level of endocrine hormones (la speleoterapia produce effetti sul livello degli ormoni endocrini). In altre parole, questo studio evidenzia un dato significativo, l’influenza della speleoterapia sul livello specifico del cortisolo, ormone correlato con la risposta somatica allo stress.
Queste premesse suggeriscono quindi la possibilità di somministrare sessioni speleoterapiche in soggetti sofferenti di PTSD, la cosiddetta sindrome post-traumatica, come i veterani di guerra (Irak, Afganistan, etc.), i sopravvissuti a gravi incidenti e a catastrofi naturali. In Italia il primo centro pubblico dedicato alla speleoterapia si trova a Predoi in Valle Aurina (Alto Adige).
(Fonte studio: nt J Radiat Biol. 2009 Mar;85(3):281-90. Study on endocrinological effects of radon speleotherapy on respiratory diseases).
(Immagine tratta dall’ebook
Lo gnomo Mimulus e la magica miniera di Wonderluft)