Benvenuti sul blog di cronosomatica

  • Temi del blog: cronosomatica, psicobiologia del trauma emotivo, riflessioni e strategie di sopravvivenza per vivere più leggeri

giovedì 1 agosto 2019

Kairos, il Tempo non ordinario

Fonte immagine: archivio Di Spazio



Kairós è nella mitologia greca il momento propizio dell’azione, azione non pensata, ma guidata da forze invisibili e alleate; è l’onda improvvisa e gigante che sostiene miracolosamente il surfista senza travolgerlo. 
Appare come un lampo sull'orizzonte del Tempo e richiede la tua incondizionata obbedienza senza tentennamenti, né ripensamenti. 
Come Carlos Castaneda distingue nei suoi libri la realtà ordinaria da quella non ordinaria, così qui si manifesta la dissonanza fra Tempo ordinario guidato da Kronos e Tempo non ordinario, che si manifesta per volontà di Kairós. 
In questo Tempo non ordinario le azioni confluiscono armoniosamente senza prospettiva di riuscita o di fallimento; gli umani possono solo cogliere i segni di questa presenza fugace e onorarla con la loro adesione. 
Kairós è il suono del Tempo che non si misura e non può essere misurato.

mercoledì 17 luglio 2019

Omonimia e figlio sostitutivo

Fonte immagine: archivio Di Spazio


La lapide riproduce lo straziante ricordo dei genitori che hanno perso due figlie in tenera età. 
La prima Maria è nata e morta il 14 gennaio 1911, la seconda Maria è nata il 24 marzo 1913 e mancata il 30 gennaio 1917.
In questo caso si manifesta quello che in psicogenealogia prende il nome di "figlio sostitutivo", cioè il tentativo di cancellare il dolore per la perdita di un figlio con l'assegnazione dello stesso nome a quello che segue. 
Il risultato è quello di caricare involontariamente su questo figlio il carico tossico legato allo spettro del primo. 
Nel caso delle due Marie si evidenzia pure una sindrome d'anniversario dai risvolti letali: la seconda Maria muore nello stesso mese di gennaio, in cui è mancata la primogenita. Il caso riportato mette luce sul ruolo imperscrutabile e misterioso del Tempo sulla biografia degli umani.

domenica 19 maggio 2019

Time Rewind Technique (TIRET) e resilienza nella prima infanzia



E' possibile misurare potenziali flessioni della resilienza nella prima infanzia, dalla nascita ai 6 anni di età? Si tratta di un interrogativo importante, perché spesso e volentieri i Pazienti sospettano l'esposizione a un evento stressante in quella fascia di età senza poter mettere in luce un ricordo cosciente. La somministrazione del Time Rewind Walking Test (TRWT, Di Spazio, 2019) consente di evidenziare potenziali flessioni della resilienza nella prima infanzia e di intervenire per incrementare l'adattabilità neuro-emotiva del soggetto alla pressione ambientale di quel lontano contesto biografico. 

lunedì 13 maggio 2019

Time Rewind Walking Test (TRWT, Di Spazio 2019)

Fonte immagine: archivio Di Spazio
(courtesy of dr A. Greco)

Il Time Rewind Walking Test (TRWT, Di Spazio 2019) è un test posturale dinamico e statico per misurare in modo non cognitivo la resilienza dell’individuo nella timeline, cioè nella dimensione del Tempo, anziché in quella dello Spazio. E’ particolarmente utile dopo l’esposizione a un evento avverso (lutto, divorzio, licenziamento, etc.)  e dopo un incidente con compromissione temporanea dell’apparato osteo-muscolare. Si rivela molto utile negli sportivi professionisti per mettere in luce condizioni di ridotta resilienza nel tempo e per ripristinare più rapidamente l’equilibrio psico-emotivo (e non soltanto). La termografia a infrarossi è molto utile per questo tipo di valutazione, poiché consente di evidenziare le asimmetrie termogeniche come nell’immagine riprodotta (si nota una maggiore emissione termica nel lato sinistro del corpo.


martedì 30 aprile 2019

Amnesia globale transitoria e collasso temporale

Fonte immagine: archivio Di Spazio



L’amnesia globale transitoria (transient global amnesia) è una sindrome contraddistinta da improvvisa e temporanea perdita del ricordo di eventi durante, dopo e a volte prima dell’evento che l’ha causata. Si manifesta solitamente nelle persone di età compresa fra 50 e 70 anni, ma può presentarsi anche in altre fasce anagrafiche. 
Non è nota la sua eziopatogenesi, ma può essere scatenata da stress emotivo, consumo di alcolici, sforzi fisici, dolore.  
Di norma, la durata dell’amnesia globale transitoria è compresa fra 1 e 8 ore; si associa molto spesso a disorientamento spazio-temporale (numbing spazio-temporale). 
Gli studi in cronosomatica ipotizzano che l’amnesia globale transitoria (Di Spazio, 2019) rappresenti sostanzialmente un collasso temporale, uno spostamento nella timeline del soggetto, che si trova riesposto a una pregressa esperienza traumatica. 
In altre parole, la persona viene colpita da questo vuoto temporaneo di memoria, perché è delocalizzata nella dimensione del Tempo con spostamento dal Presente al Passato, in un punto dove è stata registrato un evento avverso.

domenica 28 aprile 2019

Time Rewind Technique (TIRET) e disturbo da stress post traumatico

Fonte immagine: archivio Di Spazio


La Time Rewind Technique© (TIRET, Di Spazio, 2019) è una innovativa procedura che viene utilizzata per intervenire in modo proattivo sugli effetti del disturbo da stress post traumatico (PTSD). La procedura si basa sulle recenti acquisizioni in neurobiologia e psicologia, che mettono in luce la biunivoca interazione fra apparato locomotore e movimento nella dimensione del Tempo. In altre parole, il movimento in avanti attiva lo spostamento nel Futuro, quello indietro riproduce il richiamo del Passato. Inoltre, le ricerche di Miles, Nind e Macrae dimostrano il coinvolgimento del tono posturale in relazione al movimento lungo la linea del Tempo. La tecnica presenta notevoli vantaggi:
1.  Rapidità con cui viene istruito il Paziente per condurre la procedura (tempo stimato 20-25 minuti).
2.  Nella fase iniziale viene evitata l’evocazione attiva dell’esperienza traumatica, di norma fonte di intenso disagio.
3.   La procedura viene effettuata, cercando di promuovere la focalizzazione sul movimento.
4.   La tecnica stimola il coinvolgimento attivo del Paziente (input motivazionale), che ripete la sequenza in modo autonomo in ambito domiciliare.
5.  La procedura viene ripetuta da 1 a più volte al giorno (secondo le indicazioni dell’operatore per blocchi di 10 giorni. A discrezione dell’operatore soltanto alla fine di ogni blocco (primo, secondo o terzo) il Paziente viene invitato a ricordare l’esperienza per l’autovalutazione della risposta emotiva.

Bibliografia:

1. Aksentijevic ABrandt KRTsakanikos EThorpe MJAIt takes me back: The mnemonic time-travel effect. Cognition. 2019 Jan;182:242-250. doi: 10.1016/j.cognition.2018.10.007. Epub 2018 Oct 24.
2.    A. Aksentijevic, J.M.G. Treider. It’s all in the past: Deconstructing the temporal Doppler effect.   Cognition, 155 (2016), pp. 135-145
3.    L. Rinaldi, F. Locati, L. Parolin, N.F. Bernardi, L. Girelli.Walking on a mental time line: Temporal processing affects step movements along the sagittal space. Cortex, 78 (2016), pp. 170-173
4.  M. Hartmann, F.W. Mast. Moving along the mental time line influences the processing of future related words. Consciousness and Cognition, 21 (2012), pp. 1558-1562
5.     L.K. Miles, L.K. Nind, C.N. Macrae. Moving through time. Psychological Science, 21 (2010), pp. 222-223
6.     L. Boroditsky, M. Ramscar. The roles of body and mind in abstract thought. Psychological Science, 13 (2002), pp. 185-188



giovedì 25 aprile 2019

Emozionologia e "solitarietà"

Fonte immagine: archivio Di Spazio

La solitudine è un sentimento di dolorosa separazione, di distruttiva disconnessione dal mondo e dagli affetti; un esempio di solitudine è la cosiddetta hikikomori (stare in disparte, isolarsi), una patologia che colpisce soprattutto i maschi adolescenti giapponesi di classe media (disturbo della sfera emotiva che si sta diffondendo anche in Occidente). 
Ma esiste una variante positiva della solitudine? 
Sembrerebbe di sì, a giudicare dalle parole di Cristina Kicca Lanzoni, in un’intervista rilasciata a Enzo Barillà il 4 dicembre 2017, giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori. 
Cristina Kicca Lanzoni, allieva di Maurizio Montalbini (1953-2009), detiene il primato mondiale femminile di permanenza in grotta; ha trascorso 268 giorni (impresa terminata il 20 aprile 1995) in isolamento spazio-temporale nel laboratorio Underlab, costruito nell’Abisso Ancona delle grotte di Frasassi (AN). 
Ho già menzionato la sua incredibile impresa nel mio ebook Speleoterapia: azione e cura nella sezione dedicata alla speleonautica, ma in questa occasione il suo nome è legato al neologismo da lei coniato: solitarietà
Si tratta di un sentimento che descrive come “una vita in solitaria ma non in solitudine”. Nel totale isolamento ipogeo, condizione potenzialmente devastante per la maggior parte degli umani, Cristina Kicca Lanzoni ha sviluppato un sentimento raro, ma possibile e che merita a pieno diritto di rientrare nell’Atlante dell’Emozionologia: la solitarietà.

domenica 7 aprile 2019

The Time Rewind Technique (Di Spazio, 2019)

Fonte immagine: archivio Di Spazio

La procedura denominata Time Rewind Technique (Di Spazio, 2019) esalta le potenzialità dell’apparato locomotore come strumento di regressione nella dimensione del Tempo per depotenziare l’effetto di eventi passati che hanno influenzato negativamente la resilienza dell’individuo. Si tratta di una procedura estremamente semplice, ma di grande aiuto nel percorso di guarigione emotiva; la procedura viene effettuata dal soggetto in totale autonomia e viene ripetuta da 1 a 3 volte al giorno per un periodo di 3 settimane. 
Al termine del periodo di addestramento il soggetto viene invitato a ricordare l’esperienza stressante per valutarne la risposta emozionale.
Se la procedura è stata efficace, il soggetto visualizza la memoria dell’evento come immagini che hanno perduto gran parte della loro carica emotiva conflittuale (passaggio da Vittima dell’Evento a Osservatore).

Emotionology 1785

Fonte immagine: archivio Di Spazio



Nel lontano 1785 scrive il chirurgo austriaco Joseph Jakob Plenck (1735-1807) nel "Compendio d'Instituzioni Chirurgiche" che fra le cause eccitatrici dei morbi compaiono i patemi dell'animo. Questi ultimo vengono descritti come "idee impresse con somma violenza nell'animo, alle quali succedon nel corpo movimenti involontari".

sabato 30 marzo 2019

Resilienza e cronoposturologia

Fonte immagine: archivio Di Spazio
(per gentile concessione di A.P.)

Possiamo definire la resilienza come la misura della sensibilità neuroemotiva alla pressione ambientale e questo parametro risulta di fondamentale importanza per la valutazione delle condizioni di stress dell’organismo. 
La cronoposturologia (Di Spazio, 2019) rappresenta una variabile importante per la misurazione non cognitiva della resilienza lungo l’asse sagittale del Tempo. 
A tal fine la somministrazione del test cronoposturale (REBAT, Resilience Balance Test) aiuta l’operatore a evidenziare punti di ridotta resilienza nella dimensione del Tempo. La termografia applicata alla cronoposturologia (effetto L, dal nome del primo paziente studiato con questa tecnica) consente di tradurre le oscillazioni posturali durante il test con le asimmetrie termiche visibili nell’immagine. 
Infatti si osserva un incremento della termogenesi cutanea nella parte anteriore del corpo (maggiore emissione nell’infrarosso), ma non in quella posteriore; al momento dello scatto il soggetto oscillava in direzione antero-posteriore con spinta in avanti.

martedì 19 marzo 2019

Resilienza e test posturale

Fonte immagine: archivio Di Spazio

Il concetto di resilienza viene di norma inteso come la misura della rapidità o della lentezza con cui l’individuo si riprende dalle avversità. Nell’indagine cronosomatica il fenomeno della resilienza viene inteso come adattabilità neuroemotiva alla pressione ambientale e non soltanto come generica capacità di superare l’esposizione ad eventi stressanti. 
Innanzitutto è necessario stabilire la natura di un evento negativo e questa variabile è condizionata da molteplici fattori. 
Pensiamo, per esempio, al caso di un soggetto anziano per il quale anche minime pressioni ambientali possono condizionare risposte neuroemotive abnormi e sproporzionate. 
L’individuo può comunque trovarsi in condizioni di bassa resilienza a prescindere da quello che accade in quella precisa finestra temporale. 
Come misurare allora la resilienza di un soggetto? 
La somministrazione di questionari dedicati ha il limite della interpretazione soggettiva (quanto pensi di essere resiliente?) e si basa su risposte cognitive che possono anche non essere veritiere. 
Per aggirare l’ostacolo dell’autovalutazione cognitiva è stato elaborato un nuovo test denominato Resilience Balance Test (REBAT, Di Spazio 2019), basato sulla valutazione del tono posturale (statico e dinamico). Con la somministrazione di REBAT il soggetto è in grado di valutare il grado di stabilità posturale come indice non cognitivo della resilienza.

domenica 17 febbraio 2019

MiniMaster in Emozionologia e Neuromodulazione olfattiva

Fonte immagine: archivio Di Spazio

Il MiniMaster in Emozionologia e Neuromodulazione Olfattiva è un corso residenziale per Operatori del Benessere che tratta la floriterapia di Bach e l’uso degli oli essenziali secondo un approccio particolare. 
Nel corso vengono illustrati gli effetti tossici di pensieri sabotanti, credenze sabotanti e ricordi intrusivi (ruolo primario della Mente Errante) sulla resilienza dell’individuo. 
Viene inoltre spiegata la Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (DCMS), una tecnica per il depotenziamento dei pensieri e dei giudizi sabotanti. 
L’analisi emozionologica dei Fiori di Bach viene implementata dall’impiego di un set di oli essenziali (OE), che costituisce la base di Emotisniff, un innovativo test olfattivo per la rilevazione dello stato emotivo corrente. 
Le nozioni illustrate nel corso sono fondamentali nell’approccio psicosomatico e costituiscono una guida sicura e affidabile per l’operatore. 
Nel 2019 il MiniMaster in Emozionologia e Neuromodulazione Olfattiva si terrà dal 13 al 15 settembre a Montegrotto Terme (PD).

domenica 10 febbraio 2019

Resilienza ed equilibrio posturale

Fonte immagine: archivio Di Spazio

La cronosomatica si occupa di come il corpo registra lungo la linea del tempo gli effetti di eventi stressanti. 
Il collettore di queste memorie si localizza lungo la colonna vertebrale in corrispondenza dei processi spinosi. Il corpo si muove letteralmente lungo la linea del tempo mediante l’apparato osteomuscolare. 
Gli arti superiori, legati all’azione del Fare, si relazionano al Presente; gli arti inferiori rappresentano il movimento verso il Futuro (in avanti) o il moto verso il Passato (camminata all’indietro). 
Un altro elemento fondamentale è lo studio dell’equilibrio posturale che può essere letto nella dinamica del Tempo. A questo proposito è stato sviluppato un singolare test cronoposturale, denominato Age Balance Test (Di Spazio, 2019); funzione del test è quello di misurare la resilienza in base alla stabilità posturale. 
Secondo lo psicologo americano Davidson la resilienza è la misura della lentezza o della rapidità con cui ci riprendiamo dalle avversità; quest’affermazione contiene, però, l’implicita premessa che la ripresa sia solo una questione di tempo. 
In cronosomatica si evidenzia, invece, come il corpo mantenga traccia stabile di pregressi eventi stressanti. Il meccanismo della resilienza è molto complesso e non si applica soltanto in occasione di eventi stressanti maggiori (lutto, divorzio, perdita del lavoro, etc.). 
La nostra resilienza può calare inspiegabilmente anche in momenti della vita, dove in apparenza non siamo stati esposti a eventi avversi. Per quanto osservato, ritengo che la resilienza rappresenti la misura della sensibilità psicoemotiva alla pressione ambientale.

Aksentijevic A., et al. It takes me back: The mnemonic time-travel effect. Cognition. 2018 Oct 24;182:242-254.

Come raggiungere l'Ambulatorio di Omeopatia Dr. Di Spazio

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Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S.)

Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S.)
La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante, ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi, ovvero si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti chimici (questo dal I° stadio). E’ una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche, che può colpire vari apparati ed organi del corpo umano: “Le sostanze chimiche danneggiano il fegato e il sistema immunitario sopprimendo la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dagli agenti estranei; i sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in dosi anche di molto inferiori da quelle tollerate dalla popolazione in generale”.