Fonte immagine: archivio Di Spazio (per gentile concessione di A.P.) |
Possiamo
definire la resilienza come la misura della sensibilità neuroemotiva alla
pressione ambientale e questo parametro risulta di fondamentale importanza per
la valutazione delle condizioni di stress dell’organismo.
La cronoposturologia
(Di Spazio, 2019) rappresenta una variabile importante per la misurazione non
cognitiva della resilienza lungo l’asse sagittale del Tempo.
A tal fine la
somministrazione del test cronoposturale (REBAT, Resilience Balance Test) aiuta
l’operatore a evidenziare punti di ridotta resilienza nella dimensione del
Tempo. La termografia applicata alla cronoposturologia (effetto L, dal nome del
primo paziente studiato con questa tecnica) consente di tradurre le
oscillazioni posturali durante il test con le asimmetrie termiche visibili nell’immagine.
Infatti si osserva un incremento della termogenesi cutanea nella parte
anteriore del corpo (maggiore emissione nell’infrarosso), ma non in quella
posteriore; al momento dello scatto il soggetto oscillava in direzione
antero-posteriore con spinta in avanti.
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