Fonte immagine: archivio Di Spazio |
Esiste lo stress
da disabilità anagrafica e di che cosa si tratta? La Mente Errante genera
di continuo nuove e formidabili trappole per serrare il prigioniero (noi umani)
nella gabbia del dolore; una di queste trappole si presenta negli
ultracinquantenni di ambo i sessi con una serie di giudizi sabotanti. Colpisce
spesso in ambito lavorativo con la percezione di inadeguatezza (“ormai sono
troppo vecchio per fare carriera”, se non addirittura di fallimento (“mi
licenzieranno perché non riesco a stare dietro alle continue pressioni che mi
fanno”). Questa condizione emotiva di fatale rassegnazione si sposta anche in
ambito affettivo (“alla mia età non troverò più l’amore”, “quando ho avuto la
possibilità di avere figli ho perso tempo e ora per me è finita”). Le procedure
di Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (Di Spazio, 2011) dimostrano
anche in questi casi che il vero problema non risiede nel contenuto sabotante
del pensiero emotivo, ma nel grado di saturazione
del pensiero nel campo mentale, una sorta di possessione cognitiva che imprigiona l’individuo in una prigione
virtuale.