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Questo gesto può
significare incredulità e si presenta
in due circostanze estreme, nel caso di estrema disperazione e in quello di
gioia incontenibile. La prima si manifesta in occasione di eventi intensamente
traumatici come incidenti automobilistici, incendi, terremoti, attacchi
terroristici. In questo caso il soggetto è totalmente disorientato e non si
capacita per l’esperienza terribile che sta vivendo. La punta del naso viene
toccata dalle mani giunte (tipico gesto religioso) come per resettare i comandi
della rotta, come per ritrovare la direzione perduta. Al gesto si accompagnano
altri segni del viso: le sopracciglia sollevate e convergenti, gli occhi gonfi
di lacrime per il pianto disperato, la bocca aperta a “O” e stirata verso il
basso. Mani giunte sulla punta del naso
possono manifestare -all’opposto- espressione di incredulità per il
raggiungimento insperato di un grande risultato come può avvenire nel mondo
dello sport e compare in particolare negli atleti di sesso femminile.
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