Fonte immagine: archivio Di Spazio |
Come
interrompere la tossica ripetizione di pensieri negativi (ricordi traumatici,
giudizi e credenze limitanti)? Un approccio molto promettente è quello legato
alla tecnica di Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (DCMS, Di Spazio,
2011); questa particolare procedura neuro-emozionale opera mediante un processo
di progressiva neutralizzazione del
pensiero negativo e incontra una positiva compliance da parte del coachee. Un’altra tecnica legata alle strategie di
adattamento (coping) ad eventi con elevata carica stressogena è quella che
potremmo chiamare Defusione Cognitiva a Mediazione Computazionale (DCMC, Di
Spazio, 2017). La sua scoperta origina dallo studio di un caso eccezionale di
soggetto che ha sviluppato ipercalculia dopo essere stato esposto a un intenso
evento traumatico. Operando moltiplicazioni via via sempre più complesse ed
elaborando un sistema rivoluzionario di calcolo, questa persona è riuscita a
contrastare con successo l’invasività di pensieri autosoppressivi. Come
funziona la DCMC? La chiave della procedura non è legata al meccanismo di
neutralizzazione sopra illustrato, bensì a un fenomeno di sostituzione cognitiva: il pensiero negativo viene depotenziato
grazie all’attività di calcolo (la mediazione computazionale). Ulteriori studi
su questo approccio devono essere avviati per rendere la tecnica fruibile in
senso terapeutico.
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